IL PECCATO DI ADAMO ED EVA

Plasmato dalla polvere del suolo, Adamo riceve da Dio lo spirito vitale e viene posto nell'Eden, un giardino colmo di ogni specie d'alberi, tra cui quello della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male, i cui frutti - libero di cibarsi di tutti gli altri - il Signore gli ha invece proibito di mangiare. Avendo compassione della sua solitudine, Iddio stabilisce quindi di dargli una compagna e, dopo averlo fatto cadere in un sonno profondo, trae dal corpo di Adamo una costola, con la quale forma la donna Eva. Tentata dal serpente, il più astuto di tutti gli animali, Eva trasgredisce all'ordine del Signore e, colto un frutto dall'albero della conoscenza del bene e del male, ne mangia e ne dà anche ad Adamo: da quel momento, mentre dapprima non avevano vergogna della propria nudità, se ne avvedono e, cucite assieme alcune foglie di fico, se ne fanno delle cinture per coprirsi. In seguito alla trasgressione del suo divieto, Iddio caccia Adamo ed Eva dall'Eden, condannandoli a procurarsi il cibo coltivando la terra. A dispetto del castigo divino e delle difficoltà quotidiane, nel piacere fisico trovano soddisfazioni maggiori che non nella oziosa vita nell'Eden.