IL NEMICO DI NAPOLEONE

E' la storia romanzata di Guglielmo Pitt, che a ventiquattro anni fu chiamato a dirigere la politica inglese, come Primo Ministro. Egli aveva ereditato dal padre, eminente uomo politico, l'amore della pace; ma di fronte alle vittoriose imprese del giovane Bonaparte, che minacciano direttamente gli interessi inglesi, l'Inghilterra è costretta a fare la guerra. Pitt sacrifica beni, affetti familiari, svaghi, salute, per dedicarsi tutto alla lotta contro il grande avversario. Pitt è il nemico implacabile della rivoluzione francese, la quale ha i suoi fautori anche in Inghilterra e nello stesso parlamento. Un'opposizione instancabile, predicando una politica di pace, aizza il popolo contro il Primo Ministro, il quale resiste a tutti gli attacchi; ma a un certo punto, insidiato nella salute, deve dimettersi. Il suo successore stipula con la Francia la pace di Amiens, ed in tal modo fa involontariamente il gioco di Napoleone, che ne approfitta per riorganizzare la flotta. Dietro invito di Giorgio VI, Pitt riassume l'ufficio di Primo Ministro e riprende la direzione di quella politica, che porterà in seguito alla sconfitta di Napoleone e ad una pace duratura.