Chi è Henri Pick? Molti risponderebbero che è l'autore di un romanzo eccezionale, scoperto per caso in una misteriosa libreria nel cuore della Bretagna e diventato in brevissimo tempo un bestseller. Ma Henri Pick in realtà è - anzi, era - un semplice pizzaiolo, deceduto ormai da due anni, e la vedova giura e spergiura di non averlo mai visto scrivere nulla più della lista della spesa. Qual è la verità? Sospettando un caso costruito a tavolino, il critico letterario Jean Michel Rouche, affiancato da Joséphin Pick, figlia di Henri, inizia a indagare.
SCHEDA FILM
Regia: Rémi Bezançon
Attori: Fabrice Luchini - Jean Michel Rouche, Camille Cottin - Joséphine Pick, Alice Isaaz - Daphné Despero, Bastien Bouillon - Fred Koskas
Soggetto: David Foenkinos - romanzo
Sceneggiatura: David Foenkinos, Vanessa Portal - anche dialoghi, Rémi Bezançon - anche dialoghi
Musiche: Laurent Perez del Mar
Montaggio: Valérie Deseine
Scenografia: Jimena Esteve
Durata: 100
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: (1:1.37), (1:2.35) ALCUNE SCENE
Tratto da: omonimo romanzo di David Foenkinos (Mondadori editore)
Produzione: ERIC ALTMAYER, NICOLAS ALTMAYER, ISABELLE GRELLAT
Distribuzione: I WONDER PICTURES
Data uscita: 2019-12-19
TRAILER
CRITICA
"(...) Avvincente e originale thriller letterario tratto dal romanzo di David Foenkinos, 'Il mistero di Henri Pick' è interpretato da un impeccabile Fabrice Luchini, icona del cinema francese, che ancora una volta ci regala un personaggio eccentrico e arrogante, intellettualmente snob, ma profondamente umano e fragile in un film che è una dichiarazione d'amore ai libri e a chi ancora li legge." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 20 dicembre 2019)
"Un film che stimola l'intelligenza e, allo stesso tempo, si segue come un giallo d'investigazione per vedere come va a finire? Questo Natale c'è e s'intitola 'Il mistero Henri Pick': mystery brillante dalla trama aperta a tutte le ipotesi, dove il reo da scoprire non è chi ha ucciso ma chi ha "scritto. (...) L'insolito soggetto, proprio in quanto privo di credibilità, offre al film ottime occasioni. Innanzitutto il duello verbale tra Rouche e Joséphine; la quale a un certo punto, per desiderio di verità, diventa il Watson dell'improvvisato Sherlock Holmes. Il ping-pong verbale tra i due è scoppiettante, pieno di riferimenti giusti senza supponenza (La lettera rubata di Edgar A. Poe; il racconto di Henry James Il carteggio Aspern). Poi, una trama coinvolgente, dove non sarà facile individuare il "colpevole". Inoltre, una satira beffarda del milieu letterario, asservito al marketing e alla società dell'apparenza indipendentemente dal vero valore dei libri. Più che alla denuncia delle imposture, però, il film è interessato a mantenere il tono umoristico di un divertissement intelligente (meglio non perdere l'ultima inquadratura sui titoli di coda). Anche grazie al gioco di squadra della coppia Camille Cottin-Fabrice Luchini, visti insieme nella serie cult 'Chiami il mio agente!' L'attore si diverte un mondo a impersonare un "carattere" scettico e pungente; ma, in fondo, il più dotato di onestà intellettuale. Vero è che lo ha già fatto in una quantità di film: però la parte gli calza a pennello e, di volta in volta, la interpreta sempre meglio." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 21 dicembre 2019)