Il signor Cooper è colto da un malore sul volo che lo sta conducendo da Nizza a Londra. Poiché ha uno svenimento, è ricoverato d'urgenza in ospedale per accertamenti. La moglie, intanto, presenta a Kennedy, socio in affari di Cooper, Ivonovitch, con cui suo marito stava contrattando qualcosa di segreto. Kennedy chiede a Ivonovitch di finanziare la loro impresa petrolifera per alcune ricerche che si stanno effettuando in Medio Oriente ma ottiene un fermo rifiuto. Intanto le perizie mediche decretano che Cooper è stato colpito dal vaiolo. Bannister, un agente del ministero della sanità incaricato di scoprire l'origine della malattia, inizia le indagini e scopre altri due casi identici a quello di Cooper mentre gli abitanti di un intero villaggio svizzero mostrano gli stessi sintomi dopo che uno degli uomini di Ivonovitch vi è precipitato con il suo aeroplano. Bannister e Kennedy capiscono che il virus del vaiolo si è propagato da un astuccio in cui è custodita una mappa con le indicazioni di nuovi giacimenti petroliferi che Cooper e Ivonovitch volevano accaparrarsi. Kennedy è ancora in tempo per salvare i suoi interessi e sposare la vedova di Cooper...
SCHEDA FILM
Regia: Don Chaffey
Attori: Terry-Thomas - Bannister, Sonja Ziemann - Michele, Alex Nicol - Kennedy, Richard Briers - Jamieson, Honor Blackman - Sorella Bryan, Carol White - Beryl, Guy Deghy - Ivonovitch, Clive Morton - Hatfield, Martin Benson - Rahman, Geoffrey Keen - Foster, Vincent Ball - Dr. Blake, Michael Ripper - Skipper, Cyril Wheeler - Cooper, Andrew Faulds - Ralph, George Cormack - Henry
Soggetto: Patricia Lee, Paul Dickinson
Sceneggiatura: Patricia Lee, Milton Holmes, Harold Buchman
Fotografia: Erwin Hillier
Musiche: Edwin T. Astley
Montaggio: Frank Clarke
Scenografia: Elliot Scott
Costumi: Anthony Mendleson
Effetti: Tom Howard
Durata: 90
Colore: B/N
Genere: ROMANTICO
Tratto da: ARTICOLO DI PAUL DICKINSON E PATRICIA LEE
Produzione: FORAY, METRO-GOLDWYN-MAYER (MGM)
Distribuzione: MGM
CRITICA
"Originale e ben congegnata questa commedia giallo-rosa si avvale di una serie di trovate quanto mai divertenti e fa leva su di un umorismo di buona lega tipicamente anglosassone. Brioso nel ritmo, efficace nella regia, calibrata e sempre attenta a dosare gli effetti, spassoso e intelligentemente interpretato, il film è un'opera assai godibile e felice nel suo genere." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 51, 1962)