Steve Sherman è un giornalista la cui esuberanza gli procura il risentimento del suo direttore, il quale, per liberarsene, lo invia a Parigi. Steve compie il viaggio con il proprietario di una casa di mode, Joe Berger, che è accompagnato da due sue dipendenti: Lena, una donna di mezza età innamorata di Joe, e Samantha, una ragazza desiderosa di far carriera, specializzata nel copiare i modelli d'alta moda. L'ambiente parigino risveglia la femminilità di Samantha che, in occasione della festa delle Caterinette, si trasforma in una ragazza nuova ed affascinante che Steve non riconosce. Steve scrive su di lei una serie di articoli che destano interesse e gli fruttano un contratto che gli concede di tornare in America. Quando Steve viene a conoscenza dell'abbaglio preso è ormai innamorato di Samantha. Felici, i due giovani tornano in America, assieme a Lena e a Joe, i quali, anche se con un po' di ritardo, hanno compreso di amarsi.
SCHEDA FILM
Regia: Melville Shavelson
Attori: Paul Newman - Steve Sherman, Joanne Woodward - Samantha Blake/Mimi, Thelma Ritter - Lena, George Tobias - Joe Bergner, Eva Gabor - Felicienne Corbeau, Marvin Kaplan - Harry, Jan Moriarty - Suzanne, Robert F. Simon - Bertram Chalmers, Maurice Chevalier - Se stesso, Joan Staley - Hostess danese, Robert Clary - Francese
Soggetto: Melville Shavelson
Sceneggiatura: Melville Shavelson
Fotografia: Daniel L. Fapp
Musiche: Erroll Garner, Leith Stevens
Montaggio: Frank Bracht
Scenografia: Arthur Lonergan, Hal Pereira
Arredamento: James W. Payne, Sam Comer
Costumi: Edith Head, Yves Saint-Laurent, Lanvin-Castille, Pierre Cardin, Christian Dior
Effetti: Paul K. Lerpae
Altri titoli:
Samantha
Eine neue Art von Liebe
Durata: 90
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA, 35 MM (1:1.85) - TECHNICOLOR
Produzione: MELVILLE SHAVELSON PER LLENROC PRODUCTIONS, PARAMOUNT PICTURES
Distribuzione: PARAMOUNT
NOTE
- CANDIDATO ALL'OSCAR 1964 PER MIGLIORI COSTUMI E COLONNA SONORA.
CRITICA
"Commediola romantica, fatua e leggera, che pare scritta un secolo fa tanto è diventata sciapa e anacronistica, nonostante qualche guizzo nei dialoghi vagamente femministi. Paul Newman, che ha sempre dimostrato una scarsa propensione per i ruoli brillanti, irrita una volta di più le sue ammiratrici: come ha fatto a sposare quella triglia di Joanne Woodward?". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 3 agosto 2000)