Tim, un ventunenne timido e impacciato, sembra aver finalmente trovato la ragazza dei suoi sogni, Jill. Tuttavia, sua madre Jean, una cabarettista sul viale del tramonto, ha deciso di mettergli il bastone tra le ruote e impedirgli a tutti i costi di coronare il suo sogno d'amore.
SCHEDA FILM
Regia: Cherie Nowlan
Attori: Brenda Blethyn - Jean, Rebecca Gibney - Lana, Khan Chittenden - Tim, Richard Wilson - Mark, Russell Dykstra - Shane, Emma Booth - Jill, Katie Wall - Kelly, Philip Quast - Ronnie Stubbs, Frankie J. Holden - John, Tracie Sammut - Tori, Justin Martin (III) - Brett, David Webb - Colin, Susan Kennedy - Sharon
Sceneggiatura: Keith Thompson
Fotografia: Mark Wareham
Musiche: Martin Armiger
Montaggio: Scott Gray
Scenografia: Nell Hanson
Arredamento: Richie Dehne
Costumi: Emily Seresin
Effetti: Phil Stuart-Jones, Animal Logic
Altri titoli:
Introducing the Dwights
Durata: 109
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)
Produzione: ESSENTIAL PICTURES, ESSENTIAL VIEWING GROUP, FILM FINANCE, NEW SOUTH WALES FILM & TELEVISION OFFICE, R.B. FILMS
Distribuzione: LUCKY RED (2008)
Data uscita: 2008-04-18
TRAILER
CRITICA
"Ambientato alla periferia di Sidney, arricchito nell'originale da qualche tocco gergale, il film della regista Cherie Nolan è felice nella descrizione del cabaret degradato un po' sulle orme di 'The Entertainer' di Osborne, ma per il resto non funziona granché; e nemmeno la patentata bravura della Blethyn riesce a rendere simpatica questa virago comandona." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 18 aprile 2008)
"Animale da spettacolo abbonato ai caratteri dai colori nitidi, la Blethyn non si nega nulla, imperversando dalla prima all'ultima scena con una gigioneria che all'inizio ammiri, poi ti strema. Tanto più che la regia non sa distinguere i tempi drammatici da quelli da commedia."(Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 18 aprile 2008)
"Diretta dall'esperta di tv e spot Cherie Norland, è un'amara commedia psicanaliticamente banalotta ma sorretta da un impegno collettivo del cast, dal ritratto di una famiglia eccentrica nel frequentato genere che di recente ha smosso nevrosi casalinghe ed additato quel potere matriarcale ben impersonato da Diane Keaton."(Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 18 aprile 2008)
"Cucita addosso alle forme e all'istrionismo della protagonista di 'Segreti e bugie', qui nei panni della cockney trapianta a Sidney, 'Clubland' potrebbe essere un bel ritratto di madre castrante ma pasticcia le carte mixando il melo famigliare alla commedia svitata in salsa 'aussie' con dialoghi ruspanti e personaggi sopra le righe. In film così i momenti comici dovrebbero essere sinistri, e viceversa. Qui invece l'asfissiante guitta frustrata è troppo patetica per commuovere o spaventare, e la regista ha così paura dei suoi personaggi, peraltro assai ben disegnati, che lima, smussa e consola, come nei film italiani. Dev'essere un'epidemia." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 18 aprile 2008)