Mentre Marcello Corner, comandante della flotta veneziana, è in viaggio verso Famagosta, assediata dai turchi, questi rapiscono il suo figlioletto e chiedono in cambio della sua vita, la resa della città. Il valoroso condottiero Moulai El Kader, conosciuto come il "Leone di Damasco", disgustato dalla scorrettezza dei propri alleati e in preda a una profonda crisi di coscienza, si converte al cristianesimo e passa nelle file del nemico. I turchi saranno sconfitti e il bambino riconsegnato ai genitori, ma l'intrepido eroe pagherà con la vita la sua decisione...
SCHEDA FILM
Regia: Corrado D'Errico, Enrico Guazzoni
Attori: Carla Candiani - Eleonora/Capitan Tempesta, Carlo Ninchi - Moulai El Kader, il "Leone di Damasco", Doris Duranti - Haradia, Adriano Rimoldi - Marcello Corner, Dina Sassoli - Suleika, Carlo Duse - Methioub, Erminio Spalla - El Kadur, Nicolás D. Perchicot - Alì Pascià, Annibale Betrone - Marc'Antonio Bragadin, Rafael Rivelles - Lachinsky, Renzo Romigioli - Il figlioletto di Marcello Corner, Pina Piovani, Raimondo Van Riel, Emilio Petacci, Achille Majeroni, Giulio Battiferri, Vittorio Duse, Stefano Daffinà, Renato Chiantoni, Edoardo Borelli, Carmine Garibaldi
Soggetto: Emilio Salgari - romanzo
Sceneggiatura: Alessandro De Stefani, Omar Salgari - revisione
Fotografia: Massimo Terzano, Mario Bava - operatore, Sergio Pesce - operatore
Musiche: Amedeo Escobar
Montaggio: Eraldo Da Roma
Scenografia: Gustavo Abel
Arredamento: Amleto Bonetti
Costumi: Domenico Gaido
Altri titoli:
El Leon de Damasco
Durata: 85
Genere: AVVENTURA
Tratto da: romanzo omonimo di Emilio Salgari
Produzione: SCALERA FILM
Distribuzione: SCALERA FILM
NOTE
- ACCREDITATO A CORRADO D'ERRICO, MORTO DURANTE LA LAVORAZIONE, IL FILM E STATO TERMINATO DA ENRICO GUAZZONI.
- IL FILM, CHE E' LA SECONDA PARTE DI "CAPITAN TEMPESTA", E' STATO GIRATO IN DOPPIA VERSIONE ITALO-SPAGNOLA. NELLA VERSIONE SPAGNOLA IL RUOLO DI CARLO NINCHI E' AFFIDATO A LUIS HURTADO, MENTRE QUELLO DI DORIS DURANTI A CARMEN NAVASCUÉS.
CRITICA
"'Il leone di Damasco' è il seguito di 'Capitan Tempesta' con gli stessi personaggi, negli stessi luoghi, fra gli stessi frangenti e con lo stesso odio fra i seguaci di Allah e quelli della Croce (...) ma è raccontato un po' più chiaramente e con minor enfasi burattinesca che nell'altro film. Ninchi vive con marziale dignità il suo dramma di coscienza, la Duranti è tutta accesa dal fuoco freddo della sua perfidia, la Sassoli si sacrifica amorevolmente, Spalla si sacrifica con madornale bontà, Rimoldi e la Candiani trepidano per la sorte di un loro pargolo e altri trepidano, muoiono per loro o contro di loro". (Sandro De Feo, 'Il Messaggero', 29 marzo 1942).