Da un antro situato sulla cima del monte Crumpit, a nord della cittadina chiamata Kinonsò, un cavernicolo osserva il frenetico viavai degli abitanti, i Nonsokì, che ancora una volta si preparano a festeggiare degnamente il Natale. Il cavernicolo si chiama Grinch ed è scorbutico, fastidioso, sgarbato, soprattutto stufo di questa allegra aria di festa. Nessuno sa perché il Grinch è così irritabile. Di sicuro c'è che, disgustato dall'aria di festa che c'è in paese, il Grinch decide di travestirsi e di portare un po' di disturbo in quell'atmosfera così spensierata. Durante la sua spedizione in città, incontra la piccola Cindy Ki-Lou, l'unica a pensare che tutti siano troppo presi dagli acquisti e dal trambusto generale e a domandarsi quale sia il vero significato del Natale. Il suo papà, il confuso Lou, direttore dell'ufficio postale, non le è di grande aiuto, mentre la mamma è tutta presa dal tentativo di battere la vicina nella gara di illuminazione che viene organizzata ogni anno. Cindy decide allora di affrontare il problema da sola e cerca di scoprire il più possibile sul Grinch: perché non gli piace la festa e perché tutti lo disprezzano tanto. Così Cindy, con la forza e l'ingenuità della sua giovane età, riesce a poco a poco a far cadere le barriere della diffidenza. Gli abitanti di Nonsokì imparano a conoscere un Grinch diverso, e anche lui a contatto con gli altri diventa più affabile. I regali autentici ora possono essere scambiati, e nella cittadina di Kinonsò si celebra finalmente un vero Natale.
SCHEDA FILM
Regia: Ron Howard
Attori: Jim Carrey - Il Grinch, Christine Baranski - Martha May, Taylor Momsen - Cindy Ki-Lou, Jeffrey Tambor - Sindaco di Kinonsò, Molly Shannon - Betty Ki-Lou, Bill Irwin - Lou Ki-Lou, Clint Howard - Kilecco, Mindy Sterling - Clarnella, Rachel Winfree - Rose, Mary Stein - Miss Ki-Castigo, Josh Ryan Evans - Il Grinch a 8 anni
Soggetto: Dr. Seuss
Sceneggiatura: Peter S. Seaman, Jeffrey Price
Fotografia: Don Peterman
Musiche: James Horner
Montaggio: Mike Hill, Daniel P. Hanley
Scenografia: Michael Corenblith
Arredamento: Merideth Boswell
Costumi: Rita Ryack
Effetti: Kevin Scott Mack, MetroLight Studios, Animal Makers, Rhythm & Hues, Centropolis Effects LLC, Cinovation Studios, Digital Domain
Durata: 104
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Tratto da: Racconto "How the Grinch Stole Christmas" del Dr. Seuss
Produzione: BRIAN GRAZER E RON HOWARD PER IMAGINE ENTERTAINMENT, LUNI PRODUCTIONS GMBH AND COMPANY KG
Distribuzione: UIP
NOTE
- CANDIDATO AGLI OSCAR 2001 PER MIGLIOR SCENOGRAFIA (MICHAEL CORENBLITH E MERIDETH BOSWELL), MIGLIORI COSTUMI (RITA RYACK) E MIGLIOR TRUCCO (RICK BAKER E GAIL RYAN).
- NELLA VERSIONE ORIGINALE LA VOCE NARRANTE E' DI ANTHONY HOPKINS.
- IL FILM E' STATO CAMPIONE D'INCASSI NEGLI STATI UNITI NEL 2000.
CRITICA
"Tratto da un classico americano per l'infanzia, 'How the Grinch stole Christimas' del dottor Seuss, il film è il trionfo di Jim Carrey e delle sue acrobazie comiche. Fra il trucco di Rick Baker (sei ore di lavoro ogni giorno) e il corpo e il volto dinoccolato della star, l'accordo è totale". (Piera Detassis, 'Panorama', 21 novembre 2000)
"L'unica cosa geniale è Jim Carrey, sempre più appassionato alla sfida delle maschere e noncurante di nascondere i propri tratti sotto protesi complicatissime. Truccato da Rick Baker al punto di diventare irriconoscibile, Jim assicura da solo lo spettacolo e perfino la credibilità di un personaggio da disegno animato. Più che il Grinch, è lui a rubare il Natale con il suo senso dello humour e la sua isterica bravura". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 9 dicembre 2000)
"Per quanto riguarda il giudizio sul film, confesso di non aver capito l'arcigna reazione dei colleghi americani. Mettendolo in piedi senza guardare a spese, reinventando un universo di fantasia, il regista Howard si è ispirato più che a 'Il mago di Oz' a un dimenticatissimo incantevole film con Laurel & Hardy, ('Nel mondo delle meraviglie', 1934). Siamo dentro un universo in maschera, dove s'impone su tutti gli altri il personaggio del Grinch: un Jim Carrey interamente ricoperto, dalla testa ai piedi, di un involucro gommoso e peloso. Riuscire riconoscibile, espressivo e divertente in queste condizioni è come vincere una gara di corsa con una gamba sola. Solo un fuoriclasse poteva riuscirci e l'interprete del Grinch si conferma qui il buffone più travolgente del cinema contemporaneo". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 9 dicembre 2000)