Alla fine della Seconda Guerra Mondiale le città ungheresi sono devastate dalla povertà. Nella speranza di salvare la vita dei suoi gemelli, una giovane madre decide di portarli dalla nonna che vive nei pressi di una piccola città. La nonna, una donna che beve molto e ha un atteggiamento crudele e distaccato tanto che i ragazzi la chiamano "la strega", accetta i gemelli pensando che potranno tornarle utili. La difficile esperienza a casa della nonna - raccontata in modo estremamente sintetico e rigoroso, senza registrare emozioni, nel loro "Grande Quaderno" - si rivelerà per entrambi i fratelli particolarmente dura e difficile: impareranno infatti a badare a se stessi attraverso l'arte della sopravvivenza...
SCHEDA FILM
Regia: János Szász
Attori: László Gyémánt - Egyik Iker/l'uno, András Gyémánt - Thomas Iker/l'altro, Piroska Molnár - Nagyanya/la nonna, Ulrich Thomsen - Tiszt/l'ufficiale, Ulrich Matthes - Apa/il padre, Gyöngyvér Bognár - Anya/la madre, Orsolya Tóth - Nyulszaj/Labbro Leporino, Sabin Tambrea - Amico dell'ufficiale, János Derzsi, Péter Andorai, Miklós Székely B., Krisztián Kovács, Enikö Börcsök, Lajos Kovács, Andras Rethelyi
Soggetto: Agota Kristof - racconto
Sceneggiatura: Andras Szekér, János Szász, Agota Kristof
Fotografia: Christian Berger
Musiche: Johan Johanson
Montaggio: Szilvia Ruszev
Scenografia: István Galambos
Costumi: János Breckl
Effetti: Ferenc Kardos, Jean-Michel Boublil
Altri titoli:
Das grosse Heft
Das große Heft
Le grand cahier
The Notebook
Durata: 109
Colore: C
Genere: DRAMMATICO GUERRA
Specifiche tecniche: ARRI ALEXA PLUS, ARRIRAW (2.8K)/(2K) (1:2.35)
Tratto da: racconto "Il grande quaderno", primo della "Trilogia della città di K." di Agota Kristof (ed. Einaudi)
Produzione: SANDOR SÖTH, PÁL SANDOR, ALEXANDER DUMREICHER-IVANCEANU, BADY MINCK, MARC IRMER PER INTUIT PICTURES, HUNNIA FILMSTÚDIÓ, AMOUR FOU FILMPRODUKTION, DOLCE VITA FILMS
Distribuzione: ACADEMY TWO (2015)
Data uscita: 2015-08-27
TRAILER
NOTE
- PRODUTTORI ESECUTIVI: ALBERT KITZLER, GYÖRGY TALI, JÁNOS SZÁSZ.
CRITICA
"Nessuno dei personaggi (...) ha un nome: ci sono due gemelli, una nonna, una madre e un padre, un ufficiale tedesco e poi un parroco, una fantesca, un calzolaio e così via. Ciò ne rende ancora più evidente il carattere di fiaba nera: un racconto di formazione che, però, segue regole tutte sue, crudelmente darwiniane e tutt'altro che consolatorie dove l'ingresso nell'età adulta ha forma d'incubo. (...) Il film dell'ungherese János Szász lascia la guerra sempre fuori-campo (però è eloquente la scena dei bombardieri sul villaggio: se ne vedono solo le ombre proiettate in strada e sui muri delle case, con un forte effetto di minaccia), preferendo mostrarne gli effetti sugli individui. E non sono conseguenze edificanti: a parte un calzolaio ebreo dall'anima di buon samaritano e una piccola ladra, tutti sono personaggi degni di una storia dell'orrore. Inclusi i gemelli, che 'crescono' rinunciando all'umanità imparata in famiglia e facendosi vieppiù crudeli con se stessi e con gli altri, per un estremo principio di sopravvivenza del più forte che li porta a rubare, ricattare e peggio. Senza arrogarsi giudizi morali su di loro, il film lascia tuttavia ben poco spazio all'ottimismo (...). Malgrado la cupezza degli eventi che racconta, 'Il grande quaderno' (...) è un film dall'andamento narrativo nitido e dalla progressione coinvolgente. Contribuisce molto a valorizzarlo il lavoro sull'immagine e sulla luce naturale dell'austriaco Christian Berger, tante volte direttore della fotografia per Michael Haneke." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 27 agosto 2015)
"Crudele, angosciante dramma, che farebbe inorridire Dickens. (...) Un campionario di esseri malvagi in cui nessuno si salva e dove anche i puri sono destinati a perdere l'innocenza." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 27 agosto 2015)