Verso la fine degli anni Trenta, in un modesto quartiere di Hollywood - S. Bernardino - vivono tre personaggi destinati a incrociarsi: Tod, giovane scenografo che attirerà l'attenzione di Claude Estee e disegnerà le scene di un film su Waterloo; Faye Greener, figlia del morente clown Harry, un'attricetta eternamente scritturata per particine da "oca bionda"; Homer Simpson, anziano e ricco ragioniere, solitario filosofo di morte alle porte della Mecca del Cinema. Tod si innamora di Faye ma questa, dopo la morte del padre, diventa una "call girl" e inizia una relazione di convenienza con Homer. Una sera, durante una festicciola in casa di Homer, Faye fa la civetta con Claude e poi si concede a un messicano. Il ragioniere intanto incappa nella folla di una grande prima de "I bucanieri", di Cecil B. de Mille e, irriso ferocemente da un ragazzetto, in preda a una specie di raptus, lo calpesta. La folla lo lincia. Tod e Faye, presenti, non lo possono soccorrere e non riescono ad incontrarsi. La ragazza, tornata a S. Bernardino, cercherà invano Tod che la lasciato Hollywood disgustato e disperato.
SCHEDA FILM
Regia: John Schlesinger
Attori: Donald Sutherland - Homer Simpson, Karen Black - Faye Greener, Burgess Meredith - Harry Greener, William Atherton - Tod Hackett, Geraldine Page - Big Sister, Richard Dysart - Claude Estee, Bo Hopkins - Earle Shoop, Pepe Serna - Miguel, Lelia Goldoni - Mary Dove, Billy Barty - Abe Kusich, Jackie Earle Haley - Adore, Gloria LeRoy - Signora Loomis, Jane Hoffman - Signora Odlesh, Norman Leavitt - Signor Odlesh, Madge Kennedy - Signora Johnson, Florence Lake - Sorella di Lee, Ina Gould - Sorella di Lee, Dick Powell Jr. - Dick Powell
Soggetto: Nathanael West - romanzo
Sceneggiatura: Waldo Salt
Fotografia: Conrad L. Hall
Musiche: John Barry
Montaggio: Jim Clark
Scenografia: Richard Macdonald
Arredamento: George James Hopkins, Rick Simpson - non accreditato
Costumi: Ann Roth
Effetti: Tim Smyth
Durata: 144
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM, PANORAMICA, TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo omonimo di Nathanael West
Produzione: JEROME HELLMAN PER PARAMOUNT PICTURES, LONG ROAD
Distribuzione: CIC
NOTE
- PREMIO BAFTA 1976 PER I MIGLIORI COSTUMI.
CRITICA
"Molto fedele a un famoso romanzo di Nathanal West del 1938, questo film è una parabola tumultuosa, parossistica, delirante e impietosa. Moderna continuazione dei periodici 'esami di coscienza' di una Hollywood che si guarda nello specchio dei propri schermi, il lavoro più che seguire 'Il viale del tramonto' dei divi, qui affonda 'Il grande coltello' in un mondo purulento e morente seguendo le vicende di personaggi che di quel mondo sono parte cancerosa, in quanto destinati a subirne tragici destini. Portato al realismo intimista, disdegnoso delle mezze tinte, il regista di 'un uomo da marciapiede' rappresenta come in una bolgia dantesca anime in pena, che si dilaniano e urlano nell'impotenza alla felicità o al successo, e che non di rado sembrano uscire da quadri ossessivi di Munch o di Goya nero. Interessante per il sanguigno stile e per i numerosi valori tecnici, il film è un piatto per studiosi e per cineforum". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 79, 1975).