Il giovane Marco, convinto rivoluzionario, decide di passare all'azione contro coloro che gli sembrano tali soltanto a parole, e sopprime, facendo in modo che si creda a un suicidio, il suo amico architetto Lorenzo. L'ipotesi della morte volontaria è accettata dalla polizia, dalla moglie dell'ucciso, da Paolo - un giornalista che vorrebbe realizzare un servizio televisivo sulla figura di Lorenzo - e dalla stessa ragazza di Marco, Juliette, che, giudicandolo un mitomane, non crede alla confessione dell'omicidio fattale dal giovane. Mentre nell'università occupata i suoi amici si affannano a teorizzare nuove forme di lotta politica e culturale, Marco prepara alcune bottiglie incendiarie e le getta sulle forze di polizia venute a sgombrare l'ateneo. Dopo un temporaneo rifugio presso un amico in campagna, torna a Roma e fa saltare in aria, con una bomba, l'auto con a bordo un ufficiale americano della NATO. Successivamente, recatosi; con Juliette, in visita alla sorella Laura e allo zio Lucio, di fronte allo spettacolo che essi gli offrono di quel mondo borghese di cui bisogna accelerare la eliminazione, Marco distrugge tutti i segni visibili nella casa, del loro prestigio familiare. Di nuovo a Roma e invitato da Paolo a una proiezione privata del documentario su Lorenzo, uccide il giornalista nello stesso modo usato per sopprimere 'architetto.
SCHEDA FILM
Regia: Andrea Frezza
Attori: Carlo Cecchi, Ferruccio De Ceresa, Pier Paolo Capponi, Gabriella Mulachie, Giancarlo Bonuglia, Juliette Mayniel, Tonino Del Colle, Claudia Rittore, Riccardo Mangano, Kadija Bove, Francesco Fabrini, Francesca Benedetti, Pier Annibale Danovi, Pier Luigi D'Orazio, Sako, Angelica Ippolito, Teresa Ricci
Soggetto: Andrea Frezza
Sceneggiatura: Andrea Frezza
Fotografia: Angelo Bevilacqua
Musiche: Benedetto Ghiglia
Montaggio: Mario Morra
Altri titoli:
THE WILDCAT
Durata: 77
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA
Produzione: GIULIANI G. DE NEGRI PER 21 MARZO CIN.CA
Distribuzione: CIDIF
NOTE
- PRESENTATO AL XXI FESTIVAL DI LOCARNO (1968).