IL FUOCO NELLA CARNE

Il comandante Rizzi, radiato dalla Marina per aver causato la morte di diciannove persone in un naufragio dovuto alla sua ubriachezza, si ritrova a Tahiti affamato e senza lavoro, in compagnia di due disperati come lui, Henry Pearson e il francese l'Oreille. A Rizzi capita finalmente l'occasione di riprendere il mare e guadagnare un po' di soldi: deve imbarcarsi sulla Danae e portare un carico di champagne a Sydney. Ma durante il viaggio riprende il vizio di bere e in compagnia del francese dà fondo a parecchie casse di bottiglie. Scopre così che le restanti contengono solo acqua. Mentre, truffa per truffa, Rizzi propone agli altri di affondare la nave e riscuotere l'assicurazione, la Danae giunge in vista di un'isola, sulla quale vive Hartwater, un esportatore di perle. Hartwater li invita a cena e Rizzi e l'Oreille decidono di cogliere l'insperata occasione di rovesciare le loro sorti derubandolo. Ma, avvertito da Pearson che si rifiuta di partecipare all'impresa, l'esportatore costringe Rizzi e il suo compare a lasciare l'isola. I due vi ritornano, apparentemente per scusarsi, in realtà l'Oreille vuole vendicarsi di Hartwater. L'esportatore non si lascia trarre in inganno e dopo aver eliminato il francese, pietà e disprezzo fermano la sua mano al momento di fare altrettanto con Rizzi.