Christine Daae, all'Opera di Parigi, viene guidata al successo da una voce misteriosa che proviene dalle pareti del suo camerino. La voce appartiene ad un uomo misterioso il cui volto è coperto da una maschera, che invita la donna a lasciare il suo fidanzato e a continuare la carriera da cantante. Christine finge di accettare ma il Fantasma, scoperto l'inganno, la rapisce e la porta nei sotterranei del teatro.
SCHEDA FILM
Regia: Rupert Julian
Attori: Lon Chaney - Il Fantasma, Mary Philbin - Christine Daae, Norman Kerry - Raoul De Chagny, Arthur Edmund Carewe - Ledoux, Gibson Gowland - Simon, John St. Polis - Philippe De Chagny, Snitz Edwards - Florine Papillon, Virginia Pearson - Carlotta, Edith Yorke - Mamma Valerius, Bernard Siegel - Joseph Buguet, Anton Vaverka - Suggeritore
Soggetto: Gaston Leroux - romanzo
Sceneggiatura: Elliott J. Clawson, Raymond L. Schrock
Fotografia: Virgil Miller
Musiche: Gustav Hinrichs
Montaggio: Edward Curtiss, Maurice Pivar, Gilmore Walker
Scenografia: Ben Carré
Effetti: Jerome Ash
Altri titoli:
Le fantôme de l'opéra
Das Phantom der Oper
Durata: 79
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: MUTO, 35MM (1:1.35)
Tratto da: romanzo "Le fantôme de l'opéra" (1910) di Gaston Leroux
Produzione: CARL LAEMMLE PER UNIVERSAL PICTURES
Distribuzione: MONDADORI VIDEO (IL GRANDE CINEMA), DOMOVIDEO, DVD: 01 DISTRIBUTION HOME VIDEO (2008)
NOTE
- PRIMA PROIEZIONE: NEW YORK, 6 SETTEMBRE 1925.
- E' LA PRIMA VERSIONE E FORSE LA MIGLIORE DELLE VARIE CHE NE SEGUIRONO. EBBE GRANDE SUCCESSO E INFLUENZO' IL CINEMA HORROR CHE SEGUI'. ALCUNE SCENE FURONO GIRATE IN TECHNICOLOR A DUE COLORI. PER I CONTRASTI CON LON CHANEY IL REGISTA ABBANDONO' IL FILM CHE FU PROSEGUITO DA EDGARD SEDGWICK.
- NEL 1929 NE FU DISTRIBUITA UNA VERSIONE SONORA PER UN TERZO, CON LA VOCE DI CHANEY DOPPIATA DA UN ALTRO ATTORE E SCENE D'OPERA INSERITE.
- NEI TITOLI SONO ACCREDITATI SOLO GLI ATTORI.
- L'ATTORE JOHN ST. POLIS E' ACCREDITATO COME JOHN SAINPOLIS.
CRITICA
"La maggior parte delle scene del fil ha luogo nei sotterranei dove sono conservati i materiali scenici di diverse opere, e il risultato è estremamente bizzarro". ("Pictures and Picturegoers", febbraio 1925)