Jason Rooth, il cassiere di un'importante industria londinese, viene ritrovato morto. Grazie alla testimonianza di un altro impiegato, George Radcliffe, la polizia riesce ad incastrare il presunto colpevole, Donald Heath, che viene condannato a scontare trenta anni di prigione. Il giorno dell'udienza, uscendo dal tribunale, George si accorge di essere seguito e decide di non fuggire ma di affrontare l'uomo che lo sta pedinando. Si tratta di un avvocato, che lo rassicura dicendo che si tratta di un equivoco. Dopo qualche anno George riesce ad aprire una propria industria insieme a un socio, Morris Brooke. I loro affari procedono a gonfie vele, ma un giorno la moglie di George, Martha, riceve una lettera anonima. Qualcuno accusa suo marito dell'assassinio di Jason Rooth. Le parole di difesa di George non valgono a rassicurare Martha. E se suo marito fosse realmente un assassino?
SCHEDA FILM
Regia: Michael Anderson
Attori: Gary Cooper - George Radcliffe, Deborah Kerr - Martha Radcliffe, Eric Portman - Jeremy Clay, Diane Cilento - Signora Heath, Hermione Gingold - Lilly Harris, Peter Cushing - Signor Wrack, Michael Wilding - Morris Brooke, Ronald Howard - Signor Claridge, Ray McAnally - Donald Heath, Sandor Elès - Manfridi St John, Wilfrid Lawson - Signor Pom, Helen Cherry - Signorina Osborne, Joyce Carey - Victoria Hicks, Diane Clare - Betty, Frederick Leister - Il giudice, Martin Boddey - Jason Roote, Peter Wayn - L'autista
Soggetto: Max Ehrlich, Joseph Stefano
Sceneggiatura: Max Ehrlich, Joseph Stefano
Fotografia: Tony White, Erwin Hillier
Musiche: William Alwyn
Montaggio: Gordon Pilkington
Scenografia: Carmen Dillon
Arredamento: Vernon Dixon
Costumi: Julie Harris
Durata: 100
Colore: B/N
Genere: GIALLO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: BARODA, BENTLEY, GLASS-SELTZER, JASON FILMS, MONICA CORP., MONMPUTH, PENNEBAKER PRODUCTIONS
Distribuzione: DEAR
CRITICA
"Il film che ha alle spalle una sceneggiatura di ferro è diretto con rara maestria secondo gli schemi del giallo classico. Pagine altamente drammatiche; sequenze cariche di suspense contribuiscono a creare dall'inizio alla fine un clima teso che desta nel pubblico costante interesse. Meriti del film sono anche l'impeccabile fotografia, il perfetto montaggio, lo straordinario uso in senso funzionale dei 'campi' e l'interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 50, 1961)