Tre furbi lestofanti, sul finire del secolo decimonono, convincono un patrizio, già dissestato, a entrare in una loro società per lo sfruttamento di una fonte di acqua medicamentosa che sgorga in una tenuta di lui. Scopo dei tre è, naturalmente, di carpire al gentiluomo i terreni e le ville che ancora gli rimangono. Il capo dei tre imbroglioni mira anche a sposare la figliola del nobile. Egli assume al proprio servizio il maggiordomo del conte il quale, fedele alla famiglia dei propri signori, finge di essere in possesso di un documento molto compromettente che i tre hanno smarrito. Con quest'arma il buon servitore riesce a condurre il suo attuale padrone e i di lui soci sulla retta via. La figliola del conte sposerà un giovane ingegnere che ama ed il filibustiere, anche quando rientrerà in possesso del documento, continuerà ad essere onesto e leale.
SCHEDA FILM
Regia: Mario Camerini
Attori: Arturo Bragaglia - Lulu', Mercedes Brignone, Maurizio D'Ancora - Ing. Pezzini, Maria Denis - Contessina Luisa, Armando Falconi - Comm. Larussi, Pina Gallini, Tullio Galvani, Adele Garavaglia, Giuseppe Pierozzi, Giacomo Moschini - Il Conte Sabelli, Lauro Gazzolo - Uno Dei Lestofanti, Ruggero Ruggeri - Leandro, Ernesto Almirante
Soggetto: Guglielmo Zorzi
Sceneggiatura: Ivo Perilli, Mario Camerini, Mario Soldati, Renato Castellani, Mario Pannunzio
Fotografia: Arturo Gallea
Musiche: Alessandro Cicognini
Scenografia: Gastone Medin
Durata: 92
Genere: SENTIMENTALE DRAMMATICO
Tratto da: DALLA COMMEDIA OMONIMA
Produzione: SECET (SOCIETA' ESERCIZI CINEMA E TEATRI)-SCALERA (GIUSEPPE AMATO)
Distribuzione: ICI
NOTE
LUNG. METRI: 2606 - COSTUMI: TITINA ROTA.
FONICO: VITTORIO TRENTINO.
AIUTO REGIA: MARIO MONICELLI, CLEMENTE FRACASSI, GIULIO MORELLI.
COLLABORA MONTAGGIO GIOVANNA DEL BOSCO
CRITICA
"(...) "Documento" ha deluso assai la nostra aspettativa. Esso ci è sembrato più un passo indietro che non un progresso, una fermata che trasdisce i pericoli di un palese compiacimento nelle proprie possibilità e nel già fatto. E' questo un vero documento negativo sulla regia sulla regia poichè qui più che altrove balzano agli occhi le manchevolezze non lievi di cui la pellicola di Camerini è seminata nella sua breve vita. (...) "Documento" è un film che cammina: la gente ne è divertita perchè non si accorge che dietro è sempre il solito teatro che si muove senza novità alcuna (...) Dal cinema ci si attende ben altro. (...)". (G. Isani, "Cinema" n. 82, 25/11/1939)