Junior è un appassionato di guida e si sfoga in corse pazzesche sulle strade di montagna quando, contrabbandando alcoolici per la distilleria di suo padre, incappa nei controlli della polizia. Le forze dell'ordine, provocate dai continui smacchi e dalle fughe mirabolanti di Junior, arrestano il titolare della distilleria, Elroy Jackson Sr., e lo condannano a un anno di carcere. Junior, pentito del danno provocato alla famiglia, cerca una soluzione entrando nel mondo delle corse come pilota indipendente. Ben presto ottiene i primi successi e guadagna abbastanza da fornire denaro a quanti possano rendere più 'confortevole' la detenzione del padre. Inoltre, passando di vittoria in vittoria e di macchina in macchina, riesce a mettere in piedi una distilleria clandestina da offrire al padre quando sarà uscito di galera. Ben presto però anche lui dovrà piegarsi agli interessi di scuderie e multinazionali, ma sarà proprio suo padre, una volta uscito di galera a insegnargli che il proprio destino può essere cambiato...
SCHEDA FILM
Regia: Lamont Johnson
Attori: Jeff Bridges - Elroy Jackson Jr./Junior Jackson, Valerie Perrine - Marge Dennison, Geraldine Fitzgerald - Sig.ra Jackson, Ned Beatty - Hackel, Gary Busey - Wayne Jackson, Art Lund - Elroy Jackson Sr., Ed Lauter - Burton Colt, William Smith - Kyle Kingman, Gregory Walcott - Cleve Morley, Tom Ligon - Lamar, Ernie Orsatti - Davie Baer, Erica Hagen - Trina Kingman, Lane Smith - Rick Penny
Soggetto: Tom Wolfe - articoli
Sceneggiatura: William Roberts
Fotografia: George Silano
Musiche: Charles Fox
Montaggio: Robbe Roberts, Tom Rolf
Scenografia: Lawrence G. Paull
Arredamento: James L. Berkey
Altri titoli:
Hard Driver
Durata: 95
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, TECHNICOLOR, DE LUXE
Tratto da: articoli di Tom Wolfe
Produzione: WILLIAM ROBERTS, JOHN CUTTS PER ROJO PRODUCTIONS, TWENTIETH CENTURY-FOX FILM CORPORATION
Distribuzione: FOX - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
CRITICA
"Il film comincia con un abbastanza interessante confronto tra la figura dell'anziano contrabbandiere - per il quale 'ciò che per una persona è pazzia, per un'altra è ragione di vita' - e quella del figlio tendente a tuffarsi con analoga audacia nell'agone sportivo. Ben presto, però, lo spettacolo si stempera in una serie di scontati e monotoni documenti sul mondo delle corse automobilistiche (...)". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 75, 1973)