II conte Dracula, che risiede nel suo castello di Bistritz, in Ungheria, nel 1897 acquista una proprietà nei pressi di Whitby, in Inghilterra. L'affare viene compiuto per mezzo del giovane Jonathan Harker che, tuttavia, viene trattenuto e poi "vampirizzato" dal terribile conte. Ben presto a Whitby iniziano ad accadere cose strane. La giovane Lucy, sembra essere ogni giorno più deperita e pallida e inizia a dare segni evidenti di "vampirizzazione". Il dottor Van Helsing e Arthur, il suo fidanzato, iniziano delle indagini e scoprono che Dracula è arrivato nel loro paese, portando con sé tra il bagaglio, dieci casse contenenti terra ungherese. Così cominciano a spiarlo e a seguirne le mosse; ma non possono impedire che anche Mina, amica di Lucy e fidanzata di Jonathan Harker, finisca preda del demoniaco conte ungherese. Per rimandare lo stesso nelle tenebre i due dovranno raggiungerlo in Transilvania, dove è tornato, e combatterlo a costo della propria vita.
SCHEDA FILM
Regia: Dan Curtis
Attori: Jack Palance - Conte Dracula, Simon Ward - Arthur Holmwood, Nigel Davenport - Dr. Van Helsing, Pamela Brown - Signora Westenra, Fiona Lewis - Lucy Westenra, Penelope Horner - Mina Murray, Murray Brown - Jonathan Harker, Virginia Wetherell - Moglie di Dracula, Barbara Lindley - Moglie di Dracula, Sarah Douglas - Moglie di Dracula, Fred Stone - Sacerdote, Hanamaria Pravda - Moglie del locandiere, George Pravda - Locandiere
Soggetto: Bram Stoker
Sceneggiatura: Richard Matheson
Fotografia: Oswald Morris
Musiche: Bob Cobert
Montaggio: Richard A. Harris
Scenografia: Trevor Williams
Costumi: Ruth Myers
Effetti: Kit West
Altri titoli:
Bram Stoker's Dracula
Durata: 100
Colore: C
Genere: HORROR
Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR
Tratto da: basato sul romanzo omonimo di Bram Stoker
Produzione: DAN CURTIS PRODUCTIONS INC, LATGLEN LTD.
Distribuzione: GOLD - AZZURRA HOME VIDEO
CRITICA
"Nella sua prima parte il film - pedestremente legato all'arcinota leggenda di Dracula - cerca di aggraziare l'incredibile e orripilante storia con una fotografia accurata, specie nelle ambientazioni, e con l'assenza di scene tipiche dell''horror film'. Forse accorgendosi di risultare in tal modo 'né carne né pesce', lo spettacolo nella seconda parte rientra pesantemente nel genere e offre a man salda sadismo, superstizione, psicologia e parapsichica del fumetto. La negatività, oltre che dall'insalubrità delle atmosfere proprie del genere, è frutto dei principi superstiziosi presupposti dalla narrazione e rinnovati da dialoghi o da scene." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 79, 1975)