A Varsavia, Anka, un'esuberante ragazza rimasta orfana di madre subito dopo la nascita, è sempre vissuta con il padre Michal. A lui è legata da un sentimento quasi morboso che fa sentire la ragazza insofferente negli occasionali rapporti con i coetanei. Il casuale ritrovamento sia di una lettera scritta dalla madre prima di morire, e destinata ad essere aperta da Anka dopo la morte del padre, sia di una foto, in cui la madre è ritratta con altri uomini, turbano la ragazza, che tuttavia non apre la lettera materna, però mente a Michal dicendogli di averla letta e, con ciò, di avere appreso che egli non è suo padre: pertanto entrambi possono ora sentirsi liberi di confessare i propri sentimenti veri e repressi. Ma tra i due non succede nulla poichè Anka confessa la propria menzogna; poi, d'accordo con il padre, decide di bruciare il messaggio materno. Senonchè Michal riesce a recuperare una parte della lettera bruciacchiata, sulla quale si leggono alcune parole che fanno nascere un tragico dubbio tale da rendere ancora più angosciose quelle reciproche confidenze.
SCHEDA FILM
Regia: Krzysztof Kieslowski
Attori: Artur Barcis - Giovane, Tomas Kozslowicz - Jarek, Andrzej Blumenfeld - Amico Di Michal, Adam Hanuszkiewicz - Il Professore, Janusz Gajos - Michal, Adriana Biedrzynska - Anka
Soggetto: Krzysztof Piesiewicz, Krzysztof Kieslowski
Sceneggiatura: Krzysztof Kieslowski, Krzysztof Piesiewicz
Fotografia: Krzysztof Pakulski
Musiche: Zbigniew Preisner
Montaggio: John F. Link
Scenografia: Halina Dobrowolska
Durata: 53
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Produzione: TELEWIZJA POLSHAW (WARZAWA) SENDER FREIES BERLIN (BERLINO)
Distribuzione: MIKADO FILM (1990) - GENERAL VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI, L'UNITA' VIDEO
Episodi: ONORA IL PADRE E LA MADRE
NOTE
CRITICA
Solidamente e lucidamente costruito, con grande sfoggio di primi piani in tutta evidenza, ispessendosi e scavando nelle psicologie man mano che si avvicina alla conclusione il film si avvale dell'interpretazione di due validi attori, soprattutto di Janusz Gajos, un Michael misuratissimo negli sguardi e nei comportamenti, la cui tensione effettiva e morale sembra intollerabile. (Segnalazioni Cinematografiche)