Animato da una forte vocazione (ma anche spinto dall'amicizia con il vescovo) il giovane Amaro inizia il lungo cammino del sacerdozio. Dopo aver preso i voti viene inviato a Los Reyes per il tempo necessario ad acquisire la preparazione prima di proseguire gli studi a Roma. Nel paesino messicano, però, le cose si complicano: Amaro conosce la giovane Amelia - figlia di Augustinas, proprietaria dell'unico ristorante della cittadina - e poco a poco, corrisposto, se ne innamora. Intorno a questa vicenda si intrecciano le vite parallele degli altri sacerdoti e dei loro parrocchiani: Padre Benito, che ha come amante Augustinas, presenzia alla cerimonia per l'apertura del nuovo ospedale, finanziato con i soldi dei narcotrafficanti; invece Padre Natalio, che affianca la lotta dei contadini contro lo sfruttamento dei latifondisti, viene sospeso dal suo incarico. Quando Amelia scopre di essere incinta, Padre Amaro percepisce di non poter rinunciare all'abito e i due prendono la decisione più dura e terribile...
SCHEDA FILM
Regia: Carlos Carrera
Attori: Gael García Bernal - Padre Amaro, Sancho Gracia - Padre Benito Díaz, Ana Claudia Talancón - Amelia, Angélica Aragón - Augustina Sanjuanera, Luisa Huertas - Dionisia, Ernesto Gómez Cruz - Vescovo, Gastón Melo - Martín, Damián Alcázar - Padre Natalio Pérez, Andrés Montiel - Rubén de la Rosa, Gerardo Moscoso - Doc, Pedro Armendáriz Jr. - Il sindaco, Verónica Langer - Amparita, moglie del sindaco, Lorenzo de Rodas - Don Paco de la Rosa, Roger Nevares - Padre Galván, Fernando Becerril - Galarza, Jorge Zárate - Padre Mauro, Rosa María Castillo - Chepina, Blanca Loaria - Getsemaní, Juan Ignacio Aranda - Chato Aguilar, Martín Zapata - Agente dell'MP, Dagoberto Gama - Lucas, Rogelio Rojas - Fotografo, Jorge Castillo - Matías, Mario Figueroa - Chente
Soggetto: Eça de Queirós - romanzo
Sceneggiatura: Vicente Leñero
Fotografia: Guillermo Granillo
Musiche: Rosino Serrano
Montaggio: Óscar Figueroa
Scenografia: Carmen Giménez Cacho
Arredamento: Ivonne Fuentes
Costumi: María Estela Fernández
Effetti: Sergio Jara
Altri titoli:
The Crime of Father Amaro
Durata: 118
Colore: C
Genere: DRAMMATICO ROMANTICO
Tratto da: romanzo omonimo di Eça de Queirós (1875)
Produzione: ALAMEDA FILMS, ARTCAM, BLU FILMS, CINECOLOR, FOPROCINE, GOBIERNO DEL ESTADO DE VERACRUZ, VIDEOCOLOR, WANDA VISION
Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR ITALIA
Data uscita: 2003-03-14
NOTE
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2002 PER IL MIGLIOR FILM STRANIERO.
- REVISIONE MINISTERO FEBBRRAIO/APRILE 2003.
CRITICA
"Liberamente tratto dal romanzo omonimo del portoghese 'Eça de Queiroz' (1875), 'Il crimine di Padre Amaro' di Carlos Carrera vorrebbe raccontare l'eterno conflitto tra anima e corpo, fede e ragione. Ma tutto è in superficie: i personaggi, il Messico e la Chiesa. Se il soggetto rimodernato tira verso il pamphlet, la regia da esportazione è il trionfo del patinato. Il protagonista Gael García Bernal era molto più credibile come Diavolo 'casual' in 'Nessuna notizia da Dio' che come prete belloccio tormentato. Il suo Padre Amaro attraversa le vite degli altri con insopportabile nonchalance. Proprio come il film. E' la classica opera di denuncia che eccita, ma non turba, gli Usa. E prontamente è arrivata la nomination all'Oscar come film straniero. Di che rimpiangere il sottovalutato 'Il prete bello' di Carlo Mazzacurati". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 14 marzo 2003)
"Candidato all'Oscar per il migliore film straniero, un dramma messicano tratto da un romanzo portoghese di 130 anni fa. La sceneggiatura attualizza gli eventi, ma i temi restano i medesimi (...) Contenuti interessanti, forma da telenovela". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 15 marzo 2003)
"Celibato dei sacerdoti e i rovo della carne. Clero e potere. Preti contro preti disciplinati. Pentimento e aborto. Preghiere e confessioni. Messa e peccato. Relazioni paraconiugali e disobbedienza. Questo film candidato a sorpresa, nella cinquina per il l'Oscar al miglior film straniero, non ha la fantasia e l'intelligenza cinematografica per prendere le distanze né dal feuilleton né dal modello della telenovela". (Enrico Magrelli, 'Film Tv', 25 marzo 2003)
"Idea curiosa e piuttosto balorda quella di ambientare oggi un romanzo vecchio di 128 anni, 'Il crimine di padre Amaro' di Eça de Queirós (1845-1900), seguace del naturalismo di Zola. (...) Animato da veemenza anticlericale, il film è nella fattura un mélo rusticano pieno di figurette e situazioni convenzionali. Ma rappresenta una conferma del talento di Gael García Bernal premio Mastroianni a Venezia per 'Y tu mama tambien'". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 15 marzo 2003)