Il giovane avvocato Jonathan è stato incaricato dal Conte Dracula di acquistare a suo nome una casa disabitata nei pressi di Budapest. Preparati i documenti, l'uomo si reca a Burgos e viene prelevato da una carrozza del misterioso conte. Atterrito dai racconti delle persone del posto e dagli strani avvenimenti avvenuti nel castello, durante la notte di San Giorgio Jonathan tenta di fuggire, ma si ritrova gravemente malato nella clinica del professor Van Helsing a Budapest. Lì viene raggiunto dalla fidanzata Mina e dall'amica di lei Lucy, la quale - attirata nottetempo dal conte vampiro - lo nutre del suo sangue per ben tre notti. Nel frattempo, però, Jonathan e Van Helsing cercano di lottare contro il demone, aiutati dall'accorto Quincy, fidanzato di Lucy. Avvisati dallo stravagante Renfield che il Conte Dracula, vistosi scoperto, si è rifugiato a Varna, Jonathan e Quincy, approfittando della luce del giorno, trafiggono con paletti di legno i cuori di coloro che hanno avuto a che fare con il vampiro, quindi lo raggiungono e lo bruciano.
SCHEDA FILM
Regia: Jesús Franco
Attori: Christopher Lee - Conte Dracula, Herbert Lom - Prof. Van Helsing, Klaus Kinski - R.M Renfield, Soledad Miranda - Lucy, Maria Rohm - Mina, Fred Williams - Jonathan Harker, Paul Müller - Dr. John Seward, Jack Taylor - Quincey, Franco Castellani
Soggetto: Bram Stoker - romanzo
Sceneggiatura: Augusto Finocchi, Milo G. Cuccia, Carlo Fadda, Peter Welbeck
Fotografia: Manuel Merino, Luciano Trasatti
Musiche: Bruno Nicolai
Montaggio: Bruno Mattei
Scenografia: Karl Schneider
Arredamento: Jack Taylor
Altri titoli:
El conde Drácula
Count Dracula
Bram Stoker's Count Dracula
Dracula - Seine Küsse sind tödlich
Dracula 71
Les nuits de Dracula
The Nights of Dracula
Durata: 97
Colore: C
Genere: HORROR
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37), EASTMANCOLOR
Tratto da: romanzo omonimo di Bram Stoker
Produzione: FILMAR (ROMA) PHOENIX (MADRID) KORONA (MUNICH)
Distribuzione: VARIETY - AVO FILM (1973)
CRITICA
Il film, solita accozzaglia di motivi vampiristici, è particolarmente contorto e dispersivo nel racconto. I cenni superstiziosi e le scene macabre lo rendono non solo sgradevole, ma anche moralmente e psicologicamente poco sano. ('Segnalazioni Cinematografiche', vol.77)