Eddie Anderson, pubblicista 40enne figlio di un greco emigrato negli Stati Uniti, si innamora perdutamente di una ragazza bella e intelligente, Gwen, e grazie a lei si accorge di non aver fatto altro, nella vita, che tradire se stesso. Quando Gwen lo lascia, Eddie ha un incidente e si va ad incastrare con la sua auto sotto un camion. Dimesso dall'ospedale, decide di licenziarsi, per non dover più fare un lavoro che non gli piace. Paziente e innamorata di lui, la moglie Florence cerca di riconquistarlo in ogni modo, tollerando persino che lui le parli di Gwen e del loro amore. Il suo, di fatto, è un tentativo per riportarlo a quella vita che Eddie è ormai deciso a rifiutare, tanto è vero che cerca Gwen e ritorna con lei. La ragazza, nel frattempo, ha avuto un bambino di cui non sa chi è il padre, e vive con un uomo che, sperando di poterla sposare, tollera la sua vita disordinata. La loro relazione è agitata e senza regole e Eddie si trova a dover affrontare suo padre, che odia e ama allo stesso tempo, e Florence. Deciso a chiudere i conti con il passato, Eddie dà fuoco alla casa paterna, e viene rinchiuso - su richiesta della moglie - in manicomio. Anziché dispiacersene, Anderson è contento di quella occasione di star solo con se stesso; ma la morte del padre lo riporta ben presto alla realtà. Deciso a dimenticare il passato e a dare una dimensione nuova alla sua vita, raggiunge Gwen.
SCHEDA FILM
Regia: Elia Kazan
Attori: Kirk Douglas - Eddie Anderson, Faye Dunaway - Gwen, Deborah Kerr - Florence Anderson, Richard Boone - Sam Anderson, Hume Cronyn - Arthur, Michael Higgins - Michael, Carol Eve Rossen - Gloria, William Hansen - Dottor Weeks, Harold Gould - Dottor Leibman, Michael Murphy - Padre Draddy, John Randolph Jones - Charles, Anne Hegira - Thomna Anderson, Charles Drake - Finnegan, E.J. André - Zio Joe, Philip Bourneuf - Giudice Morris, Dianne Hull - Ellen
Soggetto: Elia Kazan - romanzo
Sceneggiatura: Elia Kazan
Fotografia: Robert Surtees
Musiche: David Amram
Montaggio: Stefan Arnsten
Scenografia: Gene Callahan
Arredamento: Audrey A. Blasdel
Costumi: Theadora Van Runkle
Durata: 125
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANAVISION, TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo omonimo di Elia Kazan
Produzione: ELIA KAZAN PER ATHENA PRODUCTIONS
Distribuzione: WARNER BROS. SEVEN ARTS
NOTE
- REVISIONE MINISTERO GENNAIO 1999.
CRITICA
"Storia della crisi che investe un uomo arrivato al successo ma profondamente insoddisfatto di se stesso, il film non riesce a interiorizzare gli sviluppi mentre la stessa crisi viene ridotta, fondamentalmente, a un'inquietudine di natura sentimentale e sessuale (...). Ottima l'interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 68, 1970)