Il colore del crimine

Freedomland

USA 2006
Sullo sfondo di una silenziosa protesta da parte di alcune madri che hanno sofferto la scomparsa dei propri figli, il detective Lorenzo Council è chiamato a investigare sul rapimento del figlio della signora Brenda Martin. Nel corso dell'inchiesta, la persona indagata risulta essere un uomo di colore e questo fatto scatena la reazione della comunità nera della città. Il difficile caso di rapimento e i tumulti cittadini porteranno a galla delle scomode verità...
SCHEDA FILM

Regia: Joe Roth

Attori: Samuel L. Jackson - Lorenzo Council, Julianne Moore - Brenda Martin, Edie Falco - Karen Collucci, Ron Eldard - Danny Martin, William Forsythe - Boyle, Aunjanue Ellis - Felicia, Anthony Mackie - Billy Williams, Liza Colón-Zayas - Bea, Catrina Ganey - Lorraine, Domenick Lombardozzi - Leo Sulivan, Aasif Mandvi - Dottor Chatterjee, Clarke Peters - Reverendo Longway, Haneefah Wood - Vicky/Sorella di Rafik, LaTanya Richardson - Marie, Shawn Andrews, Colman Domingo, Dorian Missick - Jason Council, Donna Cutugno - Elaine, Genevieve Hudson-Price - Tina, Calvin E. Hart - Boris, Adam Kulbersh, Joe Forbrich - Hal, Philip Bosco - Sacerdote, Portia - Doreen/Sorella di Rafik, Fly Williams III - Rafik Dotson, Peter Friedman - Ten. Gold, Chance Kelly, Jason Furlani, Brian Dykstra

Soggetto: Richard Price

Sceneggiatura: Richard Price

Fotografia: Anastas N. Michos

Musiche: James Newton Howard

Montaggio: Nick Moore

Scenografia: David Wasco

Costumi: Ann Roth

Effetti: J.C. Brotherhood, David Isyomin, Makeup Effects Laboratories Inc., & Company

Durata: 116

Colore: C

Genere: THRILLER

Tratto da: Romanzo "Freedomland" di Richard Price

Produzione: REVOLUTION STUDIOS, SCOTT RUDIN PRODUCTIONS

Distribuzione: SONY PICTURES RELEASING ITALIA

Data uscita: 2006-07-14

CRITICA
"'Freedomland' (titolo non privo di una sfumatura ironica) rappresenta l'innesto di un caso patologico su una situazione sociale esplosiva. Salvo le riserve accennate, l'operazione è condotta da Joe Roth con mano sicura e getta uno sguardo non edulcorato né conciliante su un certo tipo di contrasti etnici che stanno diventando un fenomeno diffuso in tutto il mondo; e quindi anche nella nostra Europa ormai conflittualmente multietnica e seduta su una pentola che bolle. Come hanno confermato i recenti moti della banlieue parigina." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera, 14 luglio 2006)