Sasha, una ricca ereditiera, ha subito un grave choc a causa del suicidio del fratello, che si è ucciso davanti a lei. La ragazza, uscita dalla clinica in cui è stata curata, continua a comportarsi in modo stravagante: viene perciò avvertita dall'avvocato suo tutore che continuerà a ricevere la solita somma di denaro solo se dimostrerà di comportarsi saggiamente. Ma Sasha, che ha sofferto fin da bambina per la mancanza dei genitori, ed era legatissima al fratello, non riesce a ritrovare il suo equilibrio. Inutilmente il suo giovane amante Michael cerca di distrarla. Successivamente Sasha incontra un affascinante giovanotto di colore, Cam, che la invita ad un misterioso party, abbandonando Michael adirato. La festa si svolge nella lussuosa ed isolata villa di Nancy, la misteriosa sorellastra bianca di Cam, legata a lui da violenti rapporti di odio e amore. Fra molti invitati mascherati, la festa si svolge in una lugubre atmosfera, e ha il suo culmine in una partita a carte, in cui i partecipanti giocano la vita: il vincitore è colui che riceve l'asso di picche, e vince in realtà la "fortuna" di essere ucciso da un altro giocatore. Poichè Nancy è gelosa di Sasha e lei è in pericolo, Cam la fa fuggire. Tornata da Michael, Sasha riceve un nuovo invito alla villa misteriosa e lo accetta, perchè, anche se è inorridita per ciò che ha visto, è però morbosamente attirata dall'atmosfera di morte che regna nella villa. Giunti al gioco delle carte, Sasha riceve l'asso di picche, e, davanti alla certezza di morire, sente rinascere in sé l'attaccamento alla vita, perciò fugge, inseguita dai guardiani. Intanto Michael, venuto per salvarla, la cerca, e Cam elimina alcuni degli assassini inseguitori. Mentre Nancy si uccide col veleno, Sasha, correndo fra sale e giardini, si scontra con Michael, e lo colpisce involontariamente a morte con un coltello, che ha in mano per difendersi. Dopo questa tragedia, Sasha è ridotta come un automa, e vive su di una sedia a rotelle, accudita come una bambina.
SCHEDA FILM
Regia: James Bruce
Attori: Sullivan Brown - Brian, Tom Cayler, Mariel Hemingway - Sasha, Larry Henry, Robert Joy - Michael, Michael O'Donoghue - Mervin, Anne Lange - Catherine, Madeleine Potter - Nancy, Keith Berger - Attendant N. 1
Sceneggiatura: Carl Capotorto, Susan Kougell
Fotografia: Frank Prinzi
Musiche: J. Aaron Diamond
Montaggio: Bruce Jaes, Keith W. Rouse
Durata: 86
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Tratto da: TRATTO DAL ROMANZO DI ROBERT STEVENSON
Produzione: JANES BRUCE
Distribuzione: INTERNATIONAL FILM COMPANY (1989) - MAGNUM 3B, AVO FILM
CRITICA
Il film ha due buone sequenze fra loro analoghe, quella iniziale e quella finale, che ci presentano efficacemente la situazione della protagonista. Peccato che il resto dell'opera non si regga altrettanto abilmente: luci misteriose e costumi barocchi vorrebbero dargli un tono magico, ma non ci riescono, e l'insieme è molto freddo. (Segnalazioni cinematografiche) Lontanamente ispirato a un racconto di Stevenson, il film è un'esercitazione accademica cui manca l'ingrediente essenziale: quel tanto di bizzarro che avrebbe potuto trasformarlo in un gioiello dell'umorismo nero. Ma non bisogna chiedere troppo a chi non ha quasi niente. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv) Liberamente ispirato a un racconto di R.L. Stevenson, è un thriller psicologico velleitario e irrisolto nella sua atmosfera funeraria. All'attivo del regista esordiente soltanto l'inizio e la conclusione. (Laura e Morando Morandini, Telesette)