Auguste, un duro e scontroso "patriarca" campagnolo, proprietario di una ricca fattoria, s'accorge che lo scapestrato nipote Henry è coinvolto in un traffico di droga. Dopo aver distrutto un pacchetto di eroina del valore di duecento milioni, e sapendo che i soci del nipote verranno prima o poi a reclamare la merce, nasconde il giovane, decidendo di risolvere la questione senza ricorrere alla polizia. Ben presto, infatti, uno dei "trafficanti" si fa vivo, reclamando il "pacchetto" ma Auguste lo uccide e ne fa scomparire il cadavere. I trafficanti decidono a loro volta di passare all'azione: gli incendiano un pagliaio, gli uccidono una mandria, gli violentano una nipote. Finalmente, il vecchio accetta di venire a patti, i combinando un incontro coi gangster, ma in realtà facendoli cadere in una trappola, che si conclude con la loro morte. Avuta la meglio sugli spacciatori, Auguste, spalleggiato dalla famiglia, tiene testa anche alla polizia che, non riuscendo a far luce sulla vicenda, archivia l'inchiesta. Ormai rinsavito, Henry si dispone a dare una mano al suo terribile nonno, al quale un giorno, secondo la tradizione di famiglia, è destinato a succedere.
SCHEDA FILM
Regia: Pierre Granier-Deferre
Attori: Jean Gabin - Auguste Maroilleur, Daniele Ajoret - Louise, Michel Barbey - Maurice, Christian Barbier - Leon, Pierre Dux - Il Giudice, Julien Guiomar - Il Commissario, Armando Francioli, Ermanno Casanova, Eléonore Hirt - Mathilde, Félix Marten, Orlane Paquin - Veronique, Marc Porel - Henri, André Weber - Bien-Thu, Reinhard Kolldehoff, Luigi Cortese
Soggetto: Michel Lambesc
Sceneggiatura: Pierre Granier-Deferre, Pascal Jardin
Fotografia: Walter Wottitz
Musiche: Serge Gainsbourg
Montaggio: Jean Ravel
Scenografia: Jacques Saulnier
Costumi: Jo Ranzatto
Altri titoli:
DER ERBARMUNGSLOSE
THE HORSE
Durata: 100
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA COLORE
Tratto da: ROMANZO DI MICHEL LAMBESC
Produzione: SOCIETE' NOUVELLE/PAUL CADEAC
Distribuzione: REGIONALE
NOTE
- ADATTAMENTI: P. GRANIER-DEFERRE, PASCAL JARDIN.
- DIALOGHI: P. JARDIN.
- DEC.: JACQUES SAULNIER.
CRITICA
"Tutto costruito sulla figura di un vecchio vigoroso e dispotico, che il protagonista interpreta con molto mestiere ma senza spicco particolare, il film - che ha un avvio lento e teatrale - mentre da un lato offre un ritratto letterario e di maniera della comunità campagnola dall'altro assume a tratti la stonata cadenza di un western". (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 69 pag. 37).