Il giovane Candido, garzone in una giostra di cavalli, è il beniamino di una banda di monelli che hanno formato una tribù di "mohicani" e lo hanno eletto loro "capo bianco". Truccatosi da chiromante per sfuggire alle ire di un omaccione, si innamora di una ragazza che era entrata nel baraccone per farsi leggere la mano. Un giovanotto, capo di una losca cricca di falsari, tenta di attirare nella sua rete la graziosa fanciulla, fioraia di un locale notturno, ma Candido sventa le sue perverse trame, lo smaschera, e con l'aiuto dei suoi fedeli "mohicani" libera la fanciulla che i malviventi tenevano prigioniera.
SCHEDA FILM
Regia: Oreste Biancoli
Attori: Enzo Fiermonte - Paolo, Giovanni Grasso, Erminio Macario - Candido, Carlo Moreno - Il Cantante, Carlo Rizzo - Gigetto, Mario Ancillotti - Toro Seduto, Luciano Gherardi - Pippetto, Felice Minotti, Marisa Spada, Katiuscia Odinzova - La Danzatrice, Idolo Tancredi - Simone, Valdemaro Attuale - Tonino, Matteo Gianotti, Luisella Beghi - Grazia
Soggetto: Vincenzo Rovi
Sceneggiatura: Akos Tolnay, Oreste Biancoli, Vincenzo Rovi, Dino Falconi
Fotografia: Giorgio Orsini
Musiche: Luigi Malatesta
Scenografia: Luigi Ricci
Durata: 77
Genere: COMMEDIA
Produzione: S.A. PROD. CAPITANI FILM
Distribuzione: ENIC
NOTE
DIRETTORE DI PRODUZIONE: LIBORIO CAPITANI AIUTO REGISTA: JULIO DE ROMERO FONICO: LUIGI MONDINO
CRITICA
"(...) Gli autori del film hanno abbandonato il filone grottesco che poteva offrire qualche buona occasione a Macario per imbarcarlo in una vicenda farsesco sentimentale, ricalcandola su uno schema vecchio ed esaurito. (...) Le situazioni, specialmente quelle della baruffa tra Macario e i falsari, nel covo di questi ultimi, abbisognavano per essere rinnovati di un minimo di invenzione comica (...)". (S. De Feo, "Il Messaggero" 26/10/1941)