La ricca borghese Catherine Lelievre assume la taciturna Sophie Bonhomme come governante nella isolata villa dove vive con la famiglia. La giovane è impeccabile, anche se non ha la patente e rifiuta di prenderla, e va in crisi se le si comunica qualcosa per iscritto: è analfabeta. Melinda, la figlia maggiore di Catherine, tenta di far breccia in Sophie ma invano. Unica amicizia per Sophie, che passa tutto il tempo libero davanti al televisore, è la postina Jeanne Marchal, tipo vivace e impiccione, che la coinvolge nella cernita e nella distribuzione dei vestiti usati in parrocchia, ma la istiga anche a ribellarsi. La presenza della spregiudicata Jeanne fa colpo sulla timida Sophie che la invita in casa, finché George Lelievre, che odia la postina perché gli apre la corrispondenza, non le proibisce di vederla. Le due giovani ormai intime, parlano dei loro trascorsi: pur essendo state accusate l'una di aver ucciso la figlioletta di 4 anni e l'altra di aver appiccato fuoco alla casa in cui è bruciato il padre, sono state rilasciate per mancanza di prove. Poi Melinda per caso scopre l'analfabetismo di Sophie, che anziché accettare i suoi inviti a prendere delle lezioni, la minaccia di rivelare la di lei maternità, captata spiandola mentre era al telefono col fidanzato. Dopo aver licenziato Sophie dandole una settimana per andar via, la famiglia Lelievre si riunisce davanti alla televisione per ascoltare e registrare l'opera "Don Giovanni" di Mozart. Improvvisamente attirato dal fracasso che Sophie e Jeanne fanno devastando la casa, Georges entra in cucina ma Sophie, che ha caricato il fucile da caccia, lo uccide; poi le due giovani uccidono sia Catherine sia i suoi figli Melinda e Gilles. Mentre Sophie rimette in ordine la villa, Jeanne ruba la radio stereo di Melinda e si allontana, ma muore in un incidente d'automobile. Un poliziotto, recuperata la radio stereo, trova incise insieme alla musica del "Don Giovanni" le parole sprezzanti e ciniche dette da Sophie e Jeann e durante il massacro della famiglia Lelievre.
SCHEDA FILM
Regia: Claude Chabrol
Attori: Isabelle Huppert - Jeanne Marchal, Jacqueline Bisset - Catherine Lelievre, Jean-Pierre Cassel - George Lelievre, Sandrine Bonnaire - Sophie Bonhomme
Soggetto: Ruth Rendell
Sceneggiatura: Claude Chabrol, Caroline Eliacheff
Fotografia: Bernard Zitzermann
Musiche: Matthieu Chabrol
Montaggio: Monique Fardoulis
Durata: 111
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: LIBERAMENTE ISPIRATO AL ROMANZO "A JUDGEMENT IN STORE" DI RUTH RENDELL
Produzione: MK2 PRODUC., FRANCE 3 CINEMA, PARIS - PROKINO FILMPROD. MUNKCHEN
Distribuzione: MIKADO FILM - MONDADORI VIDEO
NOTE
REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1995
CRITICA
"Sconvolgente dramma dipinto di giallo del sopravvalutato francese Claude Chabrol, rabbioso menestrello antiborghese, dai cui film i ricchi escono solamente sul carro funebre, o quando gli va bene in manette. La terribile vicenda comunque prende alla gola anche per l'innegabile bravura delle due protagoniste. Roba da applausi, anzi da pugno chiuso, a scena aperta". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 6 maggio 2001)