La troupe dell'editore Parks penetra abusivamente in un castello del quale intende sfruttare gli ambienti per riprendere fotografie destinate alle copertine di una serie di romanzi gialli. Il padrone del castello, Anderson, dopo alcune proteste, permette loro di rimanere per un giorno a svolgere il lavoro, indotto soprattutto dal fatto che nel gruppo ha riconosciuto Edith, con la quale è stato fidanzato prima di abbandonare la carriera d'attore e di iniziare uno strano ritiro, dedicato al culto narcisistico del proprio fisico. Ma quando la troupe, composta da uno scrittore, dal fotografo e da cinque modelle, invade i sotterranei, che erano stati interdetti dal proprietario, in Anderson si scatena la pazzia. Credendosi la reincarnazione del boia scarlatto, un sadico giustiziato alcuni secoli prima e sepolto nei sotterranei, comincia a colpire i componenti della troupe. Uno ad uno, costoro vengono imprigionati nelle antiche sale di tortura e subiscono efferati supplizi. Sarebbe la fine per tutti se Rick, lo scrittore, non intervenisse uccidendo Anderson e i suoi servi e salvando così Edith, alla quale si sente legato da un profondo sentimento.
SCHEDA FILM
Regia: Massimo Pupillo
Attori: Mickey Hargitay - Anderson, Luisa Baratto - Edith, Alfredo Rizzo, Massimo Pupillo, Femi Benussi, Roberto Messina, Walter Brandi, Rita Klein, Barbara Nelli, Moa Tahi, Nick Angel, John Turner, Albert Gordon
Soggetto: Roberto Natale, Romano Migliorini
Sceneggiatura: Roberto Natale, Romano Migliorini
Fotografia: Luciano Trasatti
Musiche: Gino Peguri
Montaggio: Mariano Arditi
Scenografia: Frank E. Arnold
Arredamento: Richard Goldberg
Altri titoli:
The Scarlet Executioner
A Tale of Torture
Bloody Pit of Horror
Il castello di Artena
Crimson Executioner
Some Virgins for the Hangman
The Castle of Artena
The Red Hangman
The Scarlet Hangman
Durata: 90
Colore: C
Genere: HORROR
Specifiche tecniche: PANORAMICA, EASTMANCOLOR
Produzione: M.B.S. CINEMATOGRAFICA (ROMA), INTERNATIONAL ENTERTAINMENT (USA)
Distribuzione: REGIONALE (1966)
CRITICA
"Racconto incredibile che (...) tende con pochi mezzi ad effetti grossolani " ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 59, 1966).