Il Conte d'Almaviva è innamorato di Rosina, che il tutore don Bartolo, con la complicità di don Basilio, vuole invece impalmare onde non render conto della dote che ha sperperato. Figaro, che aveva già conosciuto il conte a Madrid, è felice di offrire al conte i servigi della propria scaltrezza affinché egli possa sposare Rosina anche perché ha ottenuto promessa di larghi compensi. E infatti, attraverso vari travestimenti il Conte riesce ad introdursi in casa e a combinare con la ragazza un rapimento sotto il naso di don Bartolo. Scoperto però, all'ultimo momento, il piano andrebbe a monte se la furberia di Figaro non riuscisse a combinare ugualmente il matrimonio. Poiché il Conte rinuncia alla dote, anche don Bartolo, alla fine, è soddisfatto.
SCHEDA FILM
Regia: Mario Costa
Attori: Ferruccio Tagliavini - Conte D'Almaviva, Tito Gobbi - Figaro, Nelly Corradi - Rosina, Vito De Taranto - Don Bartolo, Italo Tajo - Don Basilio, Natalia Nicolini - Berta, Nino Mazziotti - Fiorello
Soggetto: Cesare Sterbini
Sceneggiatura: Mario Costa, Paolo Salviucci, Carlo Castelli, Cesare Zavattini
Fotografia: Massimo Terzano
Musiche: Gioacchino Rossini
Montaggio: Renzo Lucidi
Scenografia: Libero Petrassi
Costumi: Giorgio Foeldes
Durata: 85
Colore: B/N
Genere: MUSICALE
Tratto da: DALL'OPERA LIRICA DI GIOACCHINO ROSSINI SU LIBRETTO DI CESARE STERBINI
Produzione: MARIO TOMBETTI PER TESPI FILM
Distribuzione: ATES FILM 1947 - EMPIRE VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI
NOTE
- IN REALTA' SI TRATTA DELLA RIPRESA CINEMATOGRAFICA DELL'OPERA LIRICA DI GIOACCHINO ROSSINI.
- SCENEGGIATORE NON ACCREDITATO: CESARE ZAVATTINI.
- MAESTRO CONCERTATORE: GIUSEPPE MORELLI.
- DIRETTORE DEL CORO: GENNARO D'ANGELO.
- OPERATORE: MARIO BAVA.
CRITICA
"E' la prima volta che un'opera lirica viene interpretata cinematograficamente, pur senza del tutto rifiutare l'impostazione teatrale, con soluzioni sceniche e mimiche che ottengono al geniale tentativo le risultanze più lisinghiere. Soprattutto dal punto di vista di una più vasta diffusione del patrimonio musicale, in edizioni affidate a complessi di primissimo piano." (Segnalazioni Cinematografiche, vol.20, 1946)