La contessina Elena Rambaldi ha un fratello naturale, Alfonso, odiato dal vecchio conte Rambaldi e bandito dalla sua casa. Il vecchio Conte muore d'infarto il giorno in cui trova teneramente abbracciati Alfonso e la sorella. Elena, erede universale della fortuna di famiglia, conosce casualmente Guido, se ne innamora, lo sposa concedendogli il titolo di famiglia e lo segue in viaggio di nozze a Venezia. Nella ambigua atmosfera della città lagunare, Guido viene sedotto ed irretito dalla perfida ballerina Nara, bramosa di mettere le mani sul titolo e sul patrimonio dei Rambaldi. Nara non ha difficoltà a far passare per adulterio un incontro clandestino tra Elena e Alfonso che sta per prtire per l'America; poi cerca di avvelenare la contessa sotto gli occhi del marito drogato e inconsapevole. Quando però Alfonso va a dare l'ultimo bacio alla sorella, già deposta nella bara, scopre che è viva e la riporta a Venezia. Guido inizia ad avere delle fugaci apparizioni della presunta morta, si pente del malfatto e si allontana da Nara, che si vendica portandolo in tribunale. Il processo finirebbe male per il conte se non si presentasse Elena in persona a svelare il mistero.
SCHEDA FILM
Regia: Mario Lanfranchi
Attori: Maurizio Bonuglia - Guido, Eleonora Giorgi - Contessina Elena Rambaldi, Martine Beswick - Nara, Valentina Cortese - Madame Blixen, Massimo Girotti - Duca Dazzi, Brian Deacon - Alfonso, il fratello di Elena, Vladek Sheybal - Portiere d'albergo, Gianni Cavina, Antonio Pierfederici, Barbara V. Calori
Soggetto: Carolina Invernizio, Mario Lanfranchi, Pupi Avati
Sceneggiatura: Pupi Avati, Mario Lanfranchi
Fotografia: Claudio Collepiccolo
Musiche: Piero Piccioni
Montaggio: Luciano Anconetani
Scenografia: Giancarlo Bartolini Salimbeni
Costumi: Giancarlo Bartolini Salimbeni
Effetti: G. Massari
Durata: 105
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA, TECHNICOLOR
Tratto da: liberamente ispirato a "Il bacio di una morta" di Carolina Invernizio
Produzione: INTERVISION SPA
Distribuzione: EURO INTERNATIONAL FILM
NOTE
- AIUTO REGIA: ANTONIO AVATI, LAMBERTO BAVA.
CRITICA
"Delitto, castigo e redenzione, sono il canovaccio di un racconto della Carolina Invernizio che il regista ha portato sullo schermo con l'evidente intenzione di ammodernarlo facendolo passare in una specie di bagno freudiano e arricchendo di un'atmosfera chiesta in prestito alla Venezia autunnale, ad ambienti patrizi pescati un po' ovunque, a costumi e musiche sofisticati. Tutto ciò non conferisce particolare dignità al prodotto cinematografico (che rimane in sostanza un fumettone, melodrammatico, scontato e superficiale)." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 77, 1974)