Cinque sconosciuti si trovano rinchiusi nel magazzino di una vecchia fabbrica abbandonata, senza sapere come vi siano arrivati e tanto meno perché. Non ricordano neanche la loro identità e ognuno è ferito o immobilizzato in modo differente. Con il passare del tempo alcuni particolari iniziano ad emergere e i cinque uomini realizzano di essere le probabili vittime di un rapimento. Ma tra loro potrebbero nascondersi gli stessi sequestratori...
SCHEDA FILM
Regia: Simon Brand
Attori: James Caviezel - Jean Jacket, Greg Kinnear - Broken Nose, Bridget Moynahan - Eliza Coles, Joe Pantoliano - Uomo legato, Barry Pepper - Rancher Shirt, Jeremy Sisto - Uomo ammanettato, Peter Stormare - Snakeskin Boots, Chris Mulkey - Detective James Curtis, Clayne Crawford - Detective Anderson, Kevin Chapman - Detective McGahey, Mark Boone Junior - Uomo con la barba, Wilmer Calderon - Detective Molina, David Selby - Capitano di polizia Parker, Jeffrey Daniel Phillips - Iron Cross, Thomas Rosales Jr. - Ponytail
Soggetto: Matthew Waynee
Sceneggiatura: Matthew Waynee
Fotografia: Steve Yedlin
Musiche: Angelo Milli
Montaggio: Paul Trejo, Luis Carballar
Scenografia: Chris Jones
Arredamento: James McGowan
Costumi: Jane Anderson
Effetti: Ultimate Effects
Durata: 98
Colore: C
Genere: THRILLER DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANAVISION, SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35)
Produzione: ELEVEN ELEVEN FILMS LLC, R.L. ENTERTAINMENT
Distribuzione: EAGLE PICTURES (2008)
Data uscita: 2008-06-20
CRITICA
"Non è un piccolo capolavoro come 'I soliti sospetti' (che per certi versi richiama) 'Identità sospette', però l'intrigo resta coinvolgente da cima a fondo e la cinepresa, usata a nervi scoperti, traduce bene lo stato adrenalinico dei personaggi. Interpretati da un bon cast di star di seconda grandezza." (Roberto Nepoti, la Repubblica', 20 giugno 2008)
"C'è solo un tipo di film peggiore di quelli ispirati da fumetti, quello ispirato ai videogiochi o alle loro situazioni tipiche. Solo la professionalità degli attori salva la dignità di queste vane 'Identità sospette'." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 20 giugno 2008)