Ibi è nata in Benin nel 1960, ha avuto tre figli e nel 2000 in seguito a seri problemi economici ha scelto di affrontare un grande rischio per cercare di dare loro un futuro migliore. Li ha lasciati con sua madre e ha accettato di trasportare della droga dalla Nigeria all'Italia. Ma non ce l'ha fatta. 3 anni di carcere, a Napoli. Una volta uscita Ibi rimane in Italia senza poter vedere i figli e la madre per oltre 15 anni. Così per far capire loro la sua nuova vita decide di iniziare a filmarsi. Racconta se stessa, la sua casa a Castel Volturno dove vive con un nuovo compagno, Salami, e l'Italia dove cerca di riavere dignità e speranza. Dalle immagini che Ibi ha realizzato è nato questo film.
SCHEDA FILM
Regia: Andrea Segre
Attori: Ibitocho Sehounbiatou - Se stessa, Salami Taiwo Olayiwola - Se stesso, Mimma D'Amico - Se stessa, Fabio Basile - Se stesso, Giampaolo Mosca - Se stesso, Gian Luca Castaldi - Se stesso, Prosper Doe - Se stesso
Soggetto: Matteo Calore - idea, Andrea Segre - idea
Fotografia: Matteo Calore
Musiche: Sergio Marchesini, Giorgio Gobbo
Montaggio: Chiara Russo
Durata: 64
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: FRANCESCO BONSEMBIANTE PER JOLEFILM CON RAI CINEMA, CON LA COLLABORAZIONE DI ZALAB
Distribuzione: ZALAB
Data uscita: 2017-10-19
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI OPEN SOCIETY FOUNDATIONS,
- FUORI CONCORSO AL 70. FESTIVAL DI LOCARNO (2017).
CRITICA
"II regista Andrea Segre ha utilizzato i materiali girati dalla stessa protagonista per realizzare il primo film di autonarrazione di una migrante in Europa, da cui emerge non solo la drammaticità della sua storia, ma anche la sua ricerca estetica ed etica. Ciò che Ibi fa non è solo 'registrazione' ma azione che si trasforma in preghiera e speranza con una videocamera che è strumento religioso, politico e sociale." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 20 ottobre 2017)