("Latin Lover")
"Il provino" - Un giornalista viene a sapere che una nota ed ammirata persona dell'aristocrazia internazionale sta per sottoporsi ad un provino cinematografico. Rischiando il suo posto di lavoro, il giornalista riesce a convincere il direttore del suo giornale a pubblicare la notizia che l'aspirante attrice è Soraya, ex moglie dello scià dell'Iran. Effettivamente la principessa si appresta, con i timori e le ansie della debuttante, ad affrontare la nuova esperienza.
"Gli amanti celebri" - Separatasi dal ricchissimo marito, Linda conduce vita mondana al fianco di un noto scrittore, Robert. Il loro amore è però ormai spento e Linda desidererebbe tornare a vivere con il marito. Questi, invece, stanco dell'inutile attesa, chiede il divorzio. Linda e Robert sono perciò costretti a continuare la loro vita di sempre nascondendo agli occhi del mondo la fine del loro amore.
"Latin Lover" - Una ricca americana di passaggio a Roma disdegna la compagnia di un "latin lover" che una agenzia turistica ha messo a sua disposizione. Al momento della partenza, pentita per il suo comportamento che potrebbe seriamente danneggiare il giovanotto, ella fa in modo d'essere fotografata insieme a lui restituendo quindi al "cavalier servente" la sua reputazione.
SCHEDA FILM
Regia: Michelangelo Antonioni - "Il provino", Mauro Bolognini - "Gli amanti celebri", Franco Indovina - "Latin Lover"
Attori: Soraya - Principessa/Linda/Signora Melville, Ivano Davoli - Il giornalista ("Il provino", Giorgio Sartarelli - Il fotografo ("Il provino", Piero Tosi - Il costumista ("Il provino", Ralph Serpe - Il produttore ("Il provino", Richard Harris - Robert ("Gli amanti celebri", Esmeralda Ruspoli - Edda ("Gli amanti celebri", José Luis de Villalonga - Rudolph ("Gli amanti celebri", Alberto Sordi - Armando Tucci ("Latin Lover", Goffredo Alessandrini - Direttore dell'agenzia ("Latin Lover", Dino De Laurentiis - "Il provino", Renato Tagliani - "Latin Lover", Massudi - "Il provino", Jean Roguel - "Gli amanti celebri", Alfredo De Laurentiis - "Il provino", Soli - "Il provino", Alberto Giubilo - "Latin Lover"
Soggetto: Tullio Pinelli - "Il provino"/"Gli amanti celebri", Clive Exton - "Gli amanti celebri", Alberto Sordi - "Latin Lover", Rodolfo Sonego - "Latin Lover", Franco Indovina - "Latin Lover"
Sceneggiatura: Tullio Pinelli - "Il provino"/"Gli amanti celebri", Clive Exton - "Gli amanti celebri", Alberto Sordi - "Latin Lover", Rodolfo Sonego - "Latin Lover", Franco Indovina - "Latin Lover"
Fotografia: Carlo Di Palma - "Il provino", Otello Martelli - "Gli amanti celebri"/"Latin Lover", Dante Di Palma - operatore "Il provino", Arturo Zavattini - operatore, "Gli amanti celebri"/"Latin Lover"
Musiche: Piero Piccioni - tutti gli episodi
Montaggio: Eraldo Da Roma - "Il provino", Nino Baragli - "Gli amanti celebri"/"Latin Lover"
Scenografia: Franco Bottari - tutti gli episodi
Costumi: Piero Tosi - tutti gli episodi
Aiuto regia: Rinaldo Ricci - "Il provino", Silvio Maestranzi - "Gli amanti celebri", Gianni Arduini - "Latin Lover"
Durata: 115
Colore: C
Genere: COMMEDIA FILM A EPISODI
Specifiche tecniche: TECHNICOLOR
Produzione: DINO DE LAURENTIIS CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: DE LAURENTIIS - DOMOVIDEO, BMG VIDEO
Episodi: Il provino - Gli amanti celebri - Latin Lover
NOTE
- IL FILM SI PROPONEVA DI TRASFORMARE IN ATTRICE L'EX MOGLIE DELLO SCIA' DI PERSIA, RIPARATA A ROMA DOPO IL RIPUDIO CHE AVEVA DESTATO MOLTO INTERESSE NELLA STAMPA ROSA DELL'EPOCA, MA NON EBBE SUCCESSO.
CRITICA
"Per lanciare una nuova diva - del tutto inesistente (...) - il "grande produttore" (...) non ha avuto idee troppo felici; o forse ne ha avute troppe e tutte contradditorie. (...) Antonioni (che logicamente si rifiuta di prenderla sul serio (...) (e utilizza) la diva come oggetto particolarmente alienato e passivo. (...) Indovina le fa fare da spalla ad un comico. In mezzo, con la fetta più grossa c'è Bolognini, i cui "omaggi" alla donna come "cosa meravigliosa" sono facilmente immaginabili. (...) Consiglio pratico agli spettatori: vedere la "prefazione" di Antonioni, che è assai suggestiva nella sua livida e concitata assurdità, poi uscire tranquillamente dal locale." (Giulio Cattivelli, "Cinema Nuovo", 175, giugno 1965)