Dusty Bottoms, Lucky Day e Ned Nederlander, tre divi del muto di una certa notorietà e simpatia, perché rappresentano sempre la parte di eroi degli oppressi, vengono licenziati dal produttore dopo l'insuccesso del loro ultimo film. A richiamarli al loro ruolo di eroi popolari provvede Carmen, una ragazza del villaggio messicano di Santo Poco, che, visto un loro film nella chiesetta del paese, spedisce loro un telegramma per invocarne l'aiuto. I tre credono di dover rappresentare una delle scene del loro repertorio. Si trovano invece davanti lo spietato bandito El Guapo, che spara sul serio. Costretti ad organizzare una difesa reale di se stessi e del paesino di Santo Poco, riescono infine a sbaragliare El Guapo e la sua banda.
SCHEDA FILM
Regia: John Landis
Attori: Chevy Chase - Dusty Bottoms, Steve Martin - Lucky Day, Martin Short - Ned Nederlander, Patrice Camhi - Carmen, Joe Mantegna - Harry Flugleman, William B. Kaplan - Bandito Film Muto, Fred Asparagus - Barista, Philip Gordon - Rodrigo, Gene Hartline - Bandito Del Film Muto, Alfonso Arau - El Guapo, Michael Wren - Cowboy
Soggetto: Lorne Michaels, Randy Newman, Steve Martin
Sceneggiatura: Lorne Michaels, Steve Martin, Randy Newman
Fotografia: Ronald W. Browne
Musiche: Randy Newman, Elmer Bernstein
Montaggio: Malcolm Campbell
Scenografia: Richard Tom Sawyer
Costumi: Deborah Nadoolman
Durata: 110
Colore: C
Genere: WESTERN COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Produzione: GEORGE FOLSEY JR. E LORNE MICHAELS PER HOME BOX OFFICE (HBO) E L.A. FILMS
Distribuzione: CDI (1987) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
- PRODUTTORE ESECUTIVO: STEVE MARTIN.
- IL FILM E' DIVENTATO UN CULT ED ESISTE UN "3 AMIGOS FAN CLUB"
. L'INTERPRETE DI "EL GUAPO" (CHE IN SPAGNOLO SIGNIFICA "IL BELLO" E' IL REGISTA ALFONSO ARAU CHE NON LO E' AFFATTO).
CRITICA
"Il risultato, così, è divertente solo in superficie; quando all'inizio i tre incontrano i banditi credendoli delle comparse come loro e subito dopo quando cominciano invece gli scontri sul serio in climi in cui la tensione si accompagna regolarmente alla beffa. Si può ridere, si può sorridere ma, ad ogni passo, si vorrebbe quel sale e quel pepe che Mel Brooks, appunto, non ci aveva lesinato nella sua parodia del western e che John Landis aveva tutte le carte in regola per regalarci a sua volta. Pazienza, è Pasqua e il cinema può anche tenersi all'allegria epidermica. Per le sottigliezze aspetteremo l'autunno. E i 'tre amigos'? Sono Steve Martin, Chevy Chase e Martin Sgort. I primi due si sono già fatti apprezzare in vari film comici hollywoodiani, il terzo è un esordiente. Non ci sembra che abbiano i carismi abituali degli attori comici, ma certi effetti li raggiungono e un po' di spasso lo ottengono, specie Steve Martin, capelli bianchi e faccia normalissima, ma con mimiche accese e gestualità da vero clown. Avrei voluto ascoltarli in versione originale. Già attraverso il doppiaggio si intuisce che recitano molto sopra le righe, come attori da cabaret, con gamme colorate e disparate. Ma certe verifiche da noi continuano ad essere impossibili. Pazienza anche per questo." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 18 Aprile 1987)
"Tra le categorie del comico cinematografico amo poco la parodia, e ancor meno la parodia del western: l'esperienza m'ha insegnato che non esiste un solo western parodistico degno di memoria. Anche Mel Brooks ha toppato con 'Mezzogiorno e mezzo di fuoco'. Tra i comici, detesto quelli che fanno gli scemi: non esiste un solo grande comico con un personaggio scemo (esistono i disadattati, ma è un altro discorso). 'I tre amigos' è un western parodistico con due comici scemi (Chevy Chase, Steve Martin) e mezzo (il canadese Martin Short, piccoletto come il suo nome). È naturale, perciò, che lo trovi un film stupido, di una stupidità programmatica. La parodia è buona quando, attraverso di essa, il lettore o lo spettatore capisce come doveva essere l'originale parodistico. (Una buona parodia deve nascere dall'amore più che dal disprezzo). Qui capita raramente: il bivacco notturno sullo sfondo di un tramonto da 'Duello al sole' con una canzone melensa i tre eroi che mangiano pipistrelli arrostiti e gli animali, domestici e no, che fanno da coro come in un film di Disney. Due o tre gags surrealiste azzeccate (il cespuglio canterino, lo spadaccino invisibile e, buttata via, la moltiplicazione finale degli amigos), qualche battuta buffa ('Amico, sei nei guai!' - dice Steve Martin al bandito che l'ha ferito - 'lo riferirò al Sindacato attori!')." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 25 Aprile 1987)
"La commedia d'avventure, diretta da un John Landis in ottima e stringata forma, fa leva sulla sintonia dei tre protagonisti popolarissimi in USA come comici televisivi e cinematografici. Meno affermato di Steve Martin e Chevy Chase, il canadese Martin Short ha preso parte come i colleghi al 'Saturday Night Livel' e si è distinto per una serie di caricature e imitazioni di celebri attori di Hollywood. Scritto da Steve Martin, Lorne Michaels e Randy Newman (vecchie volpi del 'Saturday Night Live'), il film si avvale della musica del veterano Ekmer Bernstein ('I magnifici sette'), di alcune canzoni originali scritte da Randy Newman e cantate dai tre malandrini primi attori, dei costumi di Deborah Nadoolman e della fotografia da cartoon di Ronald W. Browne. I numeri coreografici da scalcinato musical sono tutti molto divertenti come i caratteri minori affidati a Joe Mantegna (il mogul del periodo muto Harry Flugelman), Kai Wulff (il pilota imitatore del Barone Rosso), Patrice Martinez (la bella Carmen)." ('Il Corriere della Sera', 26 Aprile 1987)