I temerari

The Gypsy Moths

USA 1969
Mike, Brady e il giovane Malcom, paracadutisti acrobati, vivono vagando di città in città a dar spettacolo di coraggio e bravura con lanci pericolosissimi. Capitati a Bridgeville, città natale di Malcom, che l'aveva abbandonata da ragazzo, dopo la morte del padre, vengono ospitati da Elisabeth Brandon, sua zia, sposata con Allen. I due coniugi conducono un'esistenza monotona, ma tra loro l'amore è finito da tempo. Attratta dalla rude figura di Mike, un uomo innamorato del prorpio mestiere, ma sempre sfiorato dai pensieri di morte, Elisabeth gli si concede alla vigilia dello spettacolo, ma poi rifiuta di abbandonare suo marito e partire con lui. Nel pomeriggio di festa, dopo una serie di lanci, Mike si esibisce da solo in un esercizio particolarmente difficile: al momento di aprire il paracadute, però vi rinuncia, suicidandosi. Profondamente colpito e deluso, ma deciso a trovare i soldi per il funerale dell'amico, Malcom, pur non avendolo mai fatto prima, prova lo stesso lancio e miracolosamente vi riesce. Terminato lo spettacolo, lui e Brady sciolgono la compagnia e vanno ciascuno per la propria strada.
SCHEDA FILM

Regia: John Frankenheimer

Attori: Burt Lancaster - Mike Rettig, Deborah Kerr - Elizabeth Brandon, Gene Hackman - Joe Browdy, Scott Wilson - Malcolm Webson, William Windom - Allen Brandon, Bonnie Bedelia - Annie Burke, Sheree North - La cameriera, Carl Reindel - Il pilota, Ford Rainey - Proprietario dello stand, John Napier - Dick Donford

Soggetto: James Drought - romanzo

Sceneggiatura: William Hanley

Fotografia: Philip H. Lathrop

Musiche: Elmer Bernstein

Montaggio: Henry Berman

Scenografia: Cary Odell, George W. Davis

Arredamento: Henry Grace, Jack Mills

Costumi: Bill Thomas

Effetti: Carroll L. Shepphird, Joseph McMillan Johnson

Durata: 98

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, PANORAMICA, METROCOLOR

Tratto da: romanzo di James Drought

Produzione: HAL LANDERS, BOBBY ROBERTS PER MGM

Distribuzione: MGM - MGM HOME ENTERTAINMENT

CRITICA
"Una vicenda in cui l'elemento sentimentale e quello spettacolare non riescono a fondersi in un unico, coerente discorso; mentre il primo è debole e affrettato, il secondo si sviluppa in una serie di sequenze tese e di grande effetto. Sono da rilevare alcune notazioni sulla provincia americana piuttosto pungenti e niente affatto superficiali." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 68, 1970)