Oleg, al comando dei Vichinghi, si reca insieme a suo fratello Eric nell'accampamento dei Tartari dove li attende il loro capo, Togrul. Questi vorrebbe istituire un'alleanza con i Vichinghi per contrastare l'avanzata degli Slavi. Quando però Oleg rifiuta, Bodrul lo attacca, cercando di ferirlo con le sue armi, ma è lui ad avere la peggio e a soccombere. Gli succede suo fratello Burundai, assetato di vendetta anche perché sua figlia Samja è prigioniera dei Vichinghi e vorrebbe scambiarla con Helga, la sposa di Oleg, sua prigioniera. Al momento dello scambio, però, Burundai violenta Helga e lei, per l'onta subita, tenta di suicidarsi. Oleg prova in ogni modo a salvarla e, venuto a conoscenza della verità, vorrebbe vendicarsi su Samja. Suo fratello Eric però lo ferma confidandogli di essere innamorato della prigioniera, che aspetta un figlio da lui. La battaglia è imminente e non ci sarà scampo se non per...
SCHEDA FILM
Regia: Ferdinando Baldi, Richard Thorpe
Attori: Victor Mature - Oleg, capo dei Vichinghi, Orson Welles - Burundai, capo dei Tartari, Liana Orfei - Helga, moglie di Oleg, Arnoldo Foà - Ciu-Ling, Folco Lulli - Togrul, Luciano Marin - Eric, Furio Meniconi - Sigrun, Bella Cortez - Samja, Renato Terra Caizzi, Spartaco Nale, Pietro Ceccarelli
Soggetto: Oreste Palella, Ambrogio Molteni, Sabatino Ciuffini, Gaio Fratini, Domenico Salvi
Sceneggiatura: Sabatino Ciuffini, Ambrogio Molteni, Oreste Palella, Domenico Salvi, Gaio Fratini
Fotografia: Amerigo Gengarelli
Musiche: Renzo Rossellini
Montaggio: Maurizio Lucidi
Scenografia: Oscar D'Amico, Pasquale Dal Pino
Costumi: Giovanna Natili
Effetti: Costel Grozea
Altri titoli:
Les Tartares
The Tartars
Durata: 89
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: TOTALSCOPE, TECHNICOLOR
Produzione: LUX FILM (ROMA), DUBRAVA FILM (ZAGABRIA)
Distribuzione: LUX FILM - GOLDEN VIDEO
NOTE
- ESTERNI GIRATI IN JUGOSLAVIA.
CRITICA
"L'accostamento tartari-vichinghi non poteva sortire che motivi di selvaggia violenza: questo è, appunto, il tema sviluppato da Ferdinando Baldi (per la versione italiana) e Richard Thorpe trattandosi di una coproduzione italo-jugoslava. Le maschere di Orson Welles e Victor Mature fanno il resto, pigmentando di truculenza i personaggi della barbara vicenda. (...) Film eminentemente spettacolare, a colori e schermo grande [...]". (Giacinto Ciaccio, "Rivista del Cinematografo", n. 6 giugno 1961).