I pinguini di Madagascar

The Penguins of Madagascar

2/5
Chi fa da sé non fa per tre: l'assolo di Skipper & Co. stecca, DreamWorks in crisi

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USA 2014
Skipper, Kowalski, Rico e Private sono agenti segreti, sotto copertura, impegnati nello spionaggio globale. Questa squadra d'élite si unisce all'organizzazione segreta chiamata North Wind e guidata dall'Agente Classified, per impedire al malvagio Dr. Octavius Tentacoli di mettere in pratica la sua folle intenzione di distruggere il mondo. I Pinguini saranno quindi impegnati in un'avventura ad altissimo rischio che li condurrà nell'Antartico, a Venezia, nel deserto, a Shanghai, a New York City e nel Kentucky, sperimentando sicuramente la gloria ma anche grandi pericoli...
SCHEDA FILM

Regia: Eric Darnell, Simon J. Smith

Soggetto: Tom McGrath - personaggi, Eric Darnell - personaggi

Sceneggiatura: John Aboud, Michael Colton, Brandon Sawyer

Musiche: Lorne Balfe

Durata: 92

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Produzione: DREAMWORKS ANIMATION

Distribuzione: TWENTIETH CENTURY FOX ITALY

Data uscita: 2014-11-27

TRAILER
NOTE
- ERIC DARNELL E TOM MCGRATH FIGURANO ANCHE COME PRODUTTORI ESECUTIVI.

- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: BENEDICT CUMBERBATCH (CLASSIFIED), PETER STORMARE (CORPORAL), ANNET MAHENDRU (EVA), JOHN MALKOVICH (DAVE), ANDY RICHTER (MORT), TOM MCGRATH (SKIPPER), CHRIS MILLER (KOWALSKI), CONRAD VERNON (RICO), CHRISTOPHER KNIGHTS (PRIVATE).

- NELLA VERSIONE ITALIANA LA VOCE DEL 'DOTT. OCTAVIUS TENTACOLI' E' DI LUCA BIAGINI.
CRITICA
"Il vero nuovo film di Woody Allen è questo divertentissimo cartoon di Eric Darnell e Simon J. Smith, atteso spin off dei quattro adorabili pinguini già noti per le avventure di 'Madagascar'. Zeppo di riferimenti cinefili e a personaggi cult come James Bond (il Lupo) e altri (Heston, Peppard..,) (...). Eroi sono gli amici pinguini (...) che s'esibiscono in repertorio «understatement», con scorciatoie per i piccoli ma divertendo i grandi, gag notevoli (partendo dal prologo geniale) e ritmo super." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 27 novembre 2014)

"(...) invece di un 'Madagascar 4', la Dreamworks ha centrato il suo nuovo cartone animato sugli scriteriati palmipedi, del resto già protagonisti di una serie tv. Il rischio è che l'iperattività alla «Looney Tunes» del quartetto risulti un tantino estenuante, almeno per il pubblico adulto. Ma questa volta il film si rivolge soprattutto ai bambini; e, pur non brillando per originalità, non manca di battute e gag divertenti, mentre Eric Darnell e Simon J. Smith (...) mantengono scoppiettante il ritmo dell'azione. (...) Nell'originale le voci di Benedict Cumberbatch (Classified) e John Malkovich (Dave) rappresentano un valore aggiunto, ma anche il doppiaggio italiano è ottimo." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 27 novembre 2014)

"E' l'era dello spin-off animato, cioè dei personaggi secondari che diventano protagonisti. Ha cominciiato 'Il Gatto con gli Stivali' nato nei film di 'Shrek', arriveranno i 'Planes' usciti da 'Cars' e i 'Minions' di 'Cattivissimo me'. Ora però tocca ai 'Pinguini': la squadra di spie supertecnologica nata in 'Madagascar' si fa applaudire in un gioiello di comicità, diretto bene (da Eric Darnell e Simon J. Smith, due veterani dell'animazione) e scritto meglio da chi sa giocare con la forza surreale di un film animato. L'atteggiamento di Skipper, Kowalski, Rico e Soldato è simile a quello di Bugs Bunny (che a sua volta aveva preso da Groucho Marx ): sanno di vincere, di vincere sempre, anche nei momenti di difficoltà in cui sembrano spacciati. Sono dei bambini che giocano conoscendo cosa li fa divertire, e usando i giochi di parole e l'arte della comicità come solo gli adulti che sanno giocare possono fare. (...) E come funziona ancora il meccanismo, grazie al ritmo, alla recitazione e alla personalità dei protagonisti. Nell'edizione italiana, purtroppo, si perdono alcuni giochi di parole di Dave impossibili da tradurre perché fanno riferimento a nomi di attori famosi. Come quando il polipo ordina ai suoi scagnozzi di chiudere i pinguini in gabbia: in originale è 'Nicolas, cage ( the Penguins)' . (...) La forza del film sta soprattutto nel restare sempre attaccati ai protagonisti. Se nei film d'animazione corali abbiamo spesso caratterizzazioni standard, qui i quattro protagonisti si fanno conoscere prima come gruppo e poco a poco anche nella loro individualità: tutti doppiati in originale da animatori o registi del gruppo, il che dimostra anche come siano nati per gioco all'interno dello Studio DreamWorks e poi promossi dal loro stesso successo. E' così che diventano importanti personaggi inizialmente poco controllati dai produttori (e quindi da calcoli di marketing ). I due ideatori dei pinguini rivestono in questo film il ruolo di regista (Darnell) mentre l'altro doppia il capobanda Skipper (Tom McGrath ). Anche gli altri tre pinguini, tutti doppiati da maschi, sono maschi. Una lettura sottotraccia viene peraltro consolidata all'inizio del film dalla nascita di uno dei quattro: è un uovo, nasce e viene adottato, felicemente, da una simpaticissima famiglia gay." (Luca Raffaelli, 'La Repubblica', 27 novembre 2014)

"Il grande successo di 'Madagascar' (2005) e la 'pinguinomania' esplosa con il doc francese 'La marcia dei pinguini', hanno prodotto questo eccellente spin-off (...). Azione, umorismo, gadget ipertecnologici e finale sorprendente con elogio della mutazione contro il purismo della razza pinguina. Il centro del racconto è la crescita di credibilità del bistrattato Soldato nello squinternato quartetto. «Tu non hai una famiglia e noi moriremo tutti» gli dirà appena nato quell' ottimista di Kowalski. Avventura comica per grandi e piccini." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 27 novembre 2014)

"Piacerà al pubblico piccino che ha sempre accolto con innegabile entusiasmo le avventure di Skipper e compagni. Per via del numero veramente sostenuto di trovate. E per la simpatia del quartetto (anzi del quintetto, neppure la piovra è antipatica)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 27 novembre 2014)

"E' come se l'allievo avesse superato il maestro. Strano a dirsi per dei cartoni animati, ma in fondo è avvenuto proprio questo, in passato, per gli irresistibili Minion di 'Cattivissimo Me' e, ora, per gli spassosi Pinguini di 'Madagascar'. Partiti, entrambi, come personaggi complementari alla storia, sono riusciti, man mano, a diventare il vero fulcro delle loro rispettive vicende, conquistandosi il diritto ad essere i protagonisti assoluti di un lungometraggio animato. (...) Per i pinguini (...) spinti anche dal successo della serie tv, lo spin-off che ne racconta le origini era quasi inevitabile. (...) Il film cerca di sfruttare la caratteristica comica del quartetto, la loro capacità di risolvere in modo quasi paradossale anche le situazioni più complicate. In effetti, si ride in più occasioni anche se sembrano gradire maggiormente gli adulti al seguito che i figli. I temi morali del film (coraggio e altruismo su tutti), travolti da un eccesso di azione, finiscono, a volte, per risultare un po' troppo annacquati. Poco male, perché le gag sono davvero numerose e, tutto sommato, si esce dalla sala senza rimpianti." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 27 novembre 2014)

"Bianco pancia pinguina, giallo ocra di deserti avventurosi, grigi cittadini, questa tavolozza Dreamorks è più semplice e geometrica del solito, ma le battute corrono pizzicando il cinema documentaristico, i complessi d'inferiorità, i monologhi dei narcisisti. Vince su tutto un abile gioco di nonsense. (...) ha alla base, la serie tv e i film precedenti. Ma non è un Madagascar di troppo." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 28 novembre 2014)