Paddy Carmody, un australiano di origine irlandese, si sposta da un paesino all'altro con la moglie Ida e il loro figlio Sean per consegnare le greggi di pecore che gli vengono affidate. Un giorno, nella cittadina di Bulinga, i tre si accampano dinanzi a una casa in vendita e Paddy si accorge che Ida e Sean la guardano desiderosi di avere un posto in cui vivere. Paddy invece non ha alcuna voglia di abbandonare la sua vita nomade e cerca un aiutante che li accompagni nei loro viaggi e li faccia sentire meno soli. La scelta ricade su Rupert che riesce rapidamente ad entrare a far parte del gruppo. Dopo qualche tempo, Ida convince Paddy ad accettare il lavoro di tosatore in un ranch. Lei viene assunta come cuoca e il piccolo Sean in qualità di aiutante ed entrambi sono contenti della loro nuova vita. Paddy, che non è felice, si lancia insieme a Rupert nel gioco d'azzardo e, con una mano fortunata, riesce a vincere 200 sterline e un cavallo. Ida allora vorrebbe convincerlo a comprare quella casa a Bulinga, ma la sorte non è sempre dalla parte di Paddy che perde tutto il denaro. Forse non sono destinati a diventare sedentari.
SCHEDA FILM
Regia: Fred Zinnemann
Attori: Deborah Kerr - Ida Carmody, Robert Mitchum - Paddy Carmody, Peter Ustinov - Rupert Venneker, Glynis Johns - Signora Firth, Dina Merrill - Jean Halstead, Chips Rafferty - Quinlan, Michael Anderson Jr. - Sean Carmody, Lola Brooks - Liz Brown, Wylie Watson - Herb Johnson, John Meillon - Bluey Brown, Ronald Fraser - Ocker, Dick Bentley - Shearer, Mervyn Johns - Jack Patchogue, Molly Urquhart - Signora Bateman, Ewen Solon - Halstead
Soggetto: Jon Cleary - romanzo
Sceneggiatura: Isobel Lennart
Fotografia: Jack Hildyard
Musiche: Dimitri Tiomkin
Montaggio: Jack Harris
Scenografia: Michael Stringer
Costumi: Elizabeth Haffenden
Altri titoli:
Fred Zinnemann's The Sundowners
Durata: 120
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo omonimo di Jon Cleary
Produzione: FRED ZINNEMANN PER WARNER BROS. PICTURES
Distribuzione: WARNER BROS
CRITICA
"Il regista questa volta non sembra abbia voluto mettere sul tavolo forti problemi, ma quello appena accennato della libertà che impegna anche quello familiare, è trattato con mano leggera sì, ma con molta grazia, molto buon gusto e con mano felice. Tutto nel film è nei personaggi: caratterizzati con brevi tocchi i minori, più approfonditi i principali i quali riescono così a rendere viva e varia la loro vicenda familiare e quella maniera di vivere un po' lontana dalla nostra. Il dialogo è semplice, umano e spiritoso: buono il commento musicale di Tiomkin. Ottima l'interpretazione di tutti soprattutto quella della Kerr." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 50, 1961)