Aureliano Amadei ricompone i frammenti della sua infanzia, vissuta tra viaggi e comunità hippy. In questo percorso di riscoperta incontra molte persone che, come lui, sono cresciute respirando il vento dei grandi cambiamenti sociali degli anni Settanta. Se in 20 sigarette il regista raccontava in forma di fiction la sua esperienza di sopravvissuto a Nāṣiriya, qui ricorre al documentario per riflettere sul lascito di certe mitologie culturali come quella dei figli dei fiori e allo stesso tempo interrogarsi sul suo ruolo di genitore e sul concetto stesso di famiglia. In questo modo, il cinema diventa non solo un dispositivo autobiografico capace di esorcizzare i fantasmi personali ma anche lo strumento attraverso cui attuare una contagiosa seduta di terapia collettiva. Non solo, però, perché il film sa raccontare anche la spaccatura tra generazioni che si è allargata negli ultimi anni.
SCHEDA FILM
Regia: Aureliano Amadei
Sceneggiatura: Aureliano Amadei, Ilenia Amoruso
Fotografia: Osama Abouelkhair
Montaggio: Silvana Costa
Durata: 93
Colore: C
Produzione: MOTOPRODUZIONI, LUCE CINECITTÀ, RAI CINEMA, AURELIANO AMADEI
NOTE
- PRESENTATO ALLA XIX FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2024), SEZIONE 'SPECIAL SCREENING'.