Mentre l'esercito dei Mongoli comandato da Gengis Khan preme sull'Europa, a Varsavia viene convocata d'urgenza una Dieta di principi che stabilisce di riconoscere agli invasori il possesso delle terre già conquistate, purché rinuncino al loro progetto di avanzare ancora. L'incarico di trattare con il nemico viene affidato a Stefano di Cracovia. Ogotai, il figlio di Gengis Khan, cui il padre ha delegato il potere in sua assenza, rifiuta ogni proposta di pace e la sua consigliera, la bella e spietata Huluna, cerca di uccidere Stefano. Scampato all'attentato, il principe di Cracovia decide di andare da solo alla ricerca del campo di Gengis Khan. Ferito e affamato, Stefano vaga per i territori mongoli fin quando si trova al cospetto dell'imperatore. Gengis Khan è disposto a trattare la pace ma il figlio Ogotai, deciso a conquistare l'intera Europa, lo uccide. È la guerra e a Stefano non rimane che attirare i Mongoli in un tranello...
SCHEDA FILM
Regia: Leopoldo Savona, Riccardo Freda - scene di battaglia, André De Toth - supervisione alla regia
Attori: Jack Palance - Ogotai, Anita Ekberg - Huluna, Antonella Lualdi - Amina, Franco Silva - Stefano di Cracovia, Roldano Lupi - Gengis Khan, Pierre Cressoy - Igor, Gianni Garko - Enrico, Gabriella Pallotta - Lutezia, Gabriele Antonini - Temugin, George Wang - Subodai, Lawrence Montaigne - Re di Polonia, Mario Colli - Boris
Soggetto: Ugo Guerra, Luciano Martino, Ottavio Alessi, Alessandro Ferraù
Sceneggiatura: Ugo Guerra, Luciano Martino, Ottavio Alessi, Alessandro Ferraù
Fotografia: Aldo Giordani
Musiche: Mario Nascimbene
Montaggio: Otello Colangeli
Scenografia: Ottavio Scotti
Costumi: Enzo Bulgarelli
Seconda unità: Renato Del Frate - fotografia
Altri titoli:
Les Mongols
The Mongols
Durata: 105
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: CINEMASCOPE, EASTMANCOLOR
Produzione: GUIDO GIAMBARTOLOMEI PER ROYAL FILM (ROMA), FRANCE CINEMA PRODUCTION (PARIGI)
Distribuzione: CINERIZ
CRITICA
"Si tratta di un film spettacolare, dignitosamente realizzato e diretto, nonostante alcune ingenuità narrative e qualche squilibrio di ritmo." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 50, 1961)