Peter Klaven è un bravo agente immobiliare e sta per sposarsi con la donna dei suoi sogni, Zooey, ma non ha amici. O meglio, tra le spersone che conosce non c'è nessuno cui si senta tanto profondamente legato da chiedergli di essere il suo testimone di nozze. Quindi, deciso a trovare l'amico da avere vicino a sé nel giorno più importante della sua vita, Peter inizia ad uscire con una serie di uomini per trovare quello giusto. La scelta cade su Sydney Fife, ma quando il suo rapporto con lui si trasforma in una solida e sincera amicizia, la sua relazione con Zooey inizia ad incrinarsi e Peter si troverà di fronte a una difficile scelta...
SCHEDA FILM
Regia: John Hamburg
Attori: Paul Rudd - Peter Klaven, Rashida Jones - Zooey, Sarah Burns - Hailey, Jaime Pressly - Denise, Jon Favreau - Barry, Jane Curtin - Joyce Klaven, J.K. Simmons - Oswald Klaven, Andy Samberg - Robbie Klaven, Jean Villepique - Leanne, Rob Huebel - Tevin Downey, Mather Zickel - Gil, Aziz Ansari - Eugene, Nick Kroll - Larry
Soggetto: Larry Levin
Sceneggiatura: John Hamburg, Larry Levin
Fotografia: Lawrence Sher
Musiche: Theodore Shapiro
Montaggio: William Kerr
Scenografia: Andrew Laws
Arredamento: Christopher Carlson
Costumi: Leesa Evans
Durata: 105
Colore: C
Genere: ROMANTICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: (1:1.85)
Produzione: BERNARD GAYLE PRODUCTIONS, DE LINE PICTURES, DREAMWORKS SKG, THE MONTECITO PICTURE COMPANY
Distribuzione: UNIVERSAL
Data uscita: 2009-08-21
TRAILER
CRITICA
"'Bromedy' (brotherhood + comedy): commedia hollywoodiana sull'amicizia virile. Esempi: 'Due single a nozze', 'Suxerbad', 'Role Models'. C'è molta bromedy nel cinema di Judd Apatow, non a caso due suoi attori feticcio come Paul Rudd e Jason Siegel sono i mattatori di 'I Love You, Man'. (...) Esilarante il cammeo di Lou Ferrigno che diventa verde di rabbia se gli ricordano che era Hulk e ancora mitico Thomas Lennon che, dopo il nerd che parlava elfico di '17 again', è ancora super quando bacia il protagonista dopo una cena equivoca. Rudd e Siegel sono ottimi. Buona bromedy." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 28 agosto 2009)