New York. La venticinquenne Rebecca Bloomwood è un'inguaribile regina dello shopping che sogna di scrivere per la sua rivista preferita. Grazie ad un curriculum preparato ad arte, riesce ad ottenere un incarico per un giornale economico pubblicato dalla stessa casa editrice e viene inserita nella redazione diretta da Luke Brandon. La sua frenesia 'consumista' le provocherà una serie di guai finanziari a causa di una montagna di debiti da pagare, ma nello stesso tempo la aiuterà nel suo lavoro facendole guadagnare il titolo di esperta in consigli economici.
SCHEDA FILM
Regia: P.J. Hogan
Attori: Isla Fisher - Rebecca Bloomwood, Hugh Dancy - Luke Brandon, Joan Cusack - Jane Bloomwood, John Goodman - Graham Bloomwood, John Lithgow - Edgar West, Kristin Scott Thomas - Alette Naylor, Leslie Bibb - Alicia Billington, Fred Armisen - Ryan Koenig, Julie Hagerty - Hayley, Krysten Ritter - Suze Cleath-Stuart, Robert Stanton - Derek Smeath, Christine Ebersole - Martha Lockyear, Clea Lewis - Miss Ptaszinski, Wendie Malick - Miss Korch, Stephen Guarino - Allon, Lynn Redgrave - Signora ubriaca
Soggetto: Sophie Kinsella - romanzo
Sceneggiatura: Tracey Jackson, Tim Firth, Kayla Alpert
Fotografia: Jo Willems
Musiche: Jerry Bock - brano "Rich Girl", James Newton Howard
Montaggio: William Goldenberg
Scenografia: Kristi Zea
Arredamento: Alyssa Winter
Costumi: Patricia Field
Effetti: John Knoll, Marc Varisco, Jeremy S. Brock, Industrial Light & Magic (ILM)
Durata: 105
Colore: C
Genere: ROMANTICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM (1:2.35)
Tratto da: romanzi "I love shopping" e "I love shopping a New York" di Sophie Kinsella (ed. Mondadori, 2001)
Produzione: TOUCHSTONE PICTURES, JERRY BRUCKHEIMER FILMS
Distribuzione: WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES, ITALIA (2009)
Data uscita: 2009-02-27
NOTE
- SOPHIE KINSELLA FIGURA ANCHE COME PRODUTTRICE ASSOCIATA.
CRITICA
"Il film sembra lanciare un monito di assoluta attualità agli americani spinti per troppo tempo a un'euforia dei consumi che ha causato i presenti sfracelli. Ovviamente in forma frivola, dato che il produttore è Jerry Bruckheimer, la costumista Patricia Field ('Sex and the city', 'Il diavolo veste Prada') e che per Becky tutto finisce nel migliore dei modi. Buon supportino cast: Kristin Scott Thomas, Joan Cusack, John Lithgow." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 27 febbraio 2009)
"Commedia più spiritosa di quel che il titolo farebbe sospettare." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 27 febbraio 2009)
"Lo spunto arriva dal libro di Jemy Kosinski che trent'anni fa fu alla base di una famosa pellicola con l'ineffabile Peter Sellers: Oltre il giardino. Anche se scopiazzato, sulla carta il paradosso funziona mentre nel film si perde per la strada. In compenso, l'adattamento non sembra avere altro scopo che offrire occasioni continue di fastidiosa frenesia all'attrice Isla Fisher, una sorta di reincarnazione di Lilia Silvi monella di celluloide dell'era fascista: gridolini, saltelli, smorfie e carinerie. E non parliamo di quando l'invasione delle femmine schiamazzanti diventa generale: un vero pollaio. La parte di amoroso è riservata a Hugh Dancy e anche su di lui scenda un pietoso velo: tanto che poi che come va a finire la sua storia con Becky lo si capisce subito. Tanti bei nomi, da Joan Cusack a John Goodman, da John Lithgow alla Kristin Scott-Thomas, fanno atto di presenza e non aggiungono granché allo spettacolo. Per quanto riguarda i rapporti fra cinema e letteratura, in passato erano più chiari. Hemingway, per esempio, si rifiutò sempre di vedere qualsiasi film tratto dalle sue opere, altri protestavano per le manomissioni, scrivevano ai giornali, facevano causa Oggi non è insolito che l'autore accetti di partecipare all'operazione cinema con la qualifica di coproduttore come la Kinsella nei titoli di 'I Love Shopping', lasciando che il loro libro finisca indifeso nel tritacarne del commercio." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 27 febbraio 2009)
"L'adattamento non sembra avere altro scopo che offrire occasioni continue di fastidiosa frenesia all'attrice Isla Fisher, una sorta di reincarnazione di Lilia Silvi monella di celluloide dell'era fascista: gridolini, saltelli, smorfie e carinerie. La parte di amoroso è riservata a Hugh Dancy e anche su di lui scenda un pietoso velo: tanto più che come va a finire la sua storia con Becky lo si capisce subito. Tanti bei nomi, da Joan Cusack a John Goodman, da John Lithgow alla Kristin Scott-Thomas, fanno atto di presenza e nulla aggiungono allo spettacolo." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 27 febbraio 2009)
"Hogan non ama le virgole, solo i punti esclamativi. Eppur si muore. Dalle risate. Grazie ai genitori tirchi di lei (fantastici John Goodman e Joan Cusack: meritavano più spazio). E grazie all'affetto che misteriosamente si prova per le incredibili scemenze di Rebecca, una scatenata Isla Fischer vera bomba sexy con contorno d'allegria. E la fidanzata di Sacha Baron Cohen, alias Borat. Coppia csplosiva." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 27 febbraio 2009)