I GIGANTI DELLA GIUNGLA

La principessa Mari di Sanadur, il suo consigliere Rama-Singh e il cacciatore americano Bentley intraprendono una spedizione nella giungla indiana per scoprire le cause delle frequenti incursioni di branchi d'elefanti inferociti, che hanno per conseguenza la distruzione di villaggi indigeni. Veramente Bentley aveva già appurato queste cause in una precedente spedizione; egli aveva inserito che la presenza di feroci mammouth spaventava gli elefanti e li spingeva a folli e catastrofiche fughe. Nessuno però aveva ritenuto veritiero il racconto di Bentley. Il consigliere Rama-Singh è invece convinto che la codardia del cacciatore americano abbia causato la morte di tutti gli altri cacciatori, ed in particolare la morte del suo giovane fratello; egli vuole quindi uccidere Bentley, che sfida a battersi con lui in un duello al pugnale. Il cacciatore fa appena in tempo a spiegare come è morto in realtà il fratello del consigliere, quando improvvisamente appaiono i mammouth, spingendo i cacciatori verso una voragine. Bentley tenta di arrestare i mammouth col lancio di bombe a mano, ma essendosi accorto che una di queste sta per esplodere vicino alla principessa, si getta sulla bomba. Lo scoppio della bomba uccide Bentley e provoca una valanga che seppellisce i mammouth, dando modo alla spedizione di salvarsi. Nel regno di Sanadur sono ritornate la pace e la tranquillità.