In Tunisia, nel 1943, un "commando" americano agli ordini del capitano Vincent, paracadutato in zona nemica con il compito di distruggere una batteria fortificata tedesca, riesce, nonostante le gravi perdite subite, a compiere la sua missione, ma i superstiti finiscono prigionieri del tenente Meinike. Costretti, avendo tra loro alcuni feriti, a rifugiarsi in una grotta (mentre infuria una battaglia tra mezzi corazzati), americani e tedeschi rimangono isolati. Dopo essersi aiutati a vicenda, dimentichi, per il momento, di appartenere a opposti fronti, Vincent e Meinike decidono di affrontare insieme il deserto per raggiungere il più vicino posto abitato. Durante la marcia le mine disseminate nella sabbia uccidono la maggior parte dei loro uomini e quando, finalmente, Meinike si ricongiunge con la sua parte, lascia liberi i due americani superstiti, augurandosi di non doverli più rivedere. Un anno dopo, invece, e questa volta in Francia, Vincent e Meinike finiscono per trovarsi di nuovo l'uno di fronte all'altro: impegnato, il primo, a liberare un colonnello inglese; il secondo, naturalmente, a impedirglielo. Nel corso della lotta, Vincent viene a trovarsi sotto il tiro di Meinike, ma il tedesco, riconosciuto l'avversario, abbassa la pistola. Di lontano, un soldato americano, credendo che Vincent sia in pericolo, imbraccia il fucile e colpisce Meinike a morte.
SCHEDA FILM
Regia: Claudio Biondi, Bitto Albertini
Attori: Anthony Steel, Frank Braña, Daniel Smith, Tomas Roy, Paul Just, Luis Induni, Julio Pérez Tabernero, Venantino Venantini - Meinike, Renato Romano, Pascale Petit, Claudio Biava, Rick Boyd, Joseph Castle, Max Dean, Enrique Ávila, Guy Madison - Cap. Vincent, Jack Gardner, Lee Valiant, Raf Baldassarre
Soggetto: Bitto Albertini, Valentin Tubal
Sceneggiatura: Bitto Albertini, Valentin Tubal
Fotografia: Jaime Deu Casas
Musiche: Stelvio Cipriani
Montaggio: Giacinto Solito
Durata: 99
Colore: C
Genere: GUERRA
Specifiche tecniche: COLORSCOPE EASTMANCOLOR
Produzione: PRIMEX (ITALIA) TILMA FILM (SPAGNA)
Distribuzione: M.G.M. - STARDUST
CRITICA
"Nel film [...] i personaggi, le situazioni e la stessa generica condanna della guerra sono scarsamente convincenti [...]". ("Segnalazioni Cinematografiche")