I COSACCHI DEL VOLGA

Sotto lo Zar Alessio, nel 1667, i cosacchi del Volga erano tenuti in servaggio dai Bojardi. Il loro capo, l'Ataman, è stato ucciso e il fratello di lui Stjenka Rasin, riesce a riferire allo Zar queste ingiustizie. Lo Zar ordina la libertà per i cosacchi e incarica lo stesso Rasin di accompagnare la principessa, figlia del Bojardo che ha ucciso l'Ataman, presso il padre destinandola in sposa al Bojardo dell'Astrakan. Durante il viaggio Stjenka salva la vita della principessa dall'assalto dei Tartari: ma una volta giunto, sotto la accusa di aver inscenato l'imboscata, viene imprigionato. Può liberarsi, essere eletto Ataman e stringere le fila della rivolta dei cosacchi. Impadronitosi di una nave, sulla quale il Bojardo e sua figlia sistanno recando ad Astrakan per le nozze, concede loro la vita a patto di ottenere il giuramento di pace per i cosacchi. Ma tra le carte di bordo egli scopre le prove della congiura dei Bojardi contro lo Zar e le spedisce a Mosca. Intanto si sferra per via di mare un attacco in forze contro l'Ataman. La principessa raggiunge da sola la nave di Stjenka per preavvertirlo. I cosacchi vengono battuti e mentre Stjenka compare a prua recando sulle braccia il corpo esamine della principessa, la nave, secondo i suoi ordini, salta in aria.