I cormorani

3.5/5
Un’esperienza del Tempo, fotogenica e densa di suggestioni: convince l’esordio di Fabio Bobbio nel lungometraggio

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ITALIA 2016
Nell'estate dei loro dodici anni Matteo e Samuele passano le giornate tra il fiume, il bosco e il centro commerciale, ma rispetto agli anni precedenti qualcosa sta cambiando. Il gioco diventa noia, la fantasia cede il passo alla scoperta, l'avventura si trasforma in esperienza di vita: Samuele e Matteo sono due Cormorani, in continuo adattamento nel rapporto con il mondo che li circonda, con il loro corpo che sta cambiando e alla ricerca di un'autonomia e di uno spazio da far proprio, da colonizzare. Un'estate senza inizio e senza fine, il racconto di un'amicizia, di un'età e di un territorio costretti a mutare con il tempo che scorre inesorabile.
SCHEDA FILM

Regia: Fabio Bobbio

Attori: Samuele Bogni - Samuele, Matteo Turri - Matteo, Valentina Padovan - Simona

Sceneggiatura: Fabio Bobbio

Fotografia: Stefano Giovannini

Musiche: Ramon Moro, Paolo Spaccamonti

Montaggio: Fabio Bobbio

Suono: Manuel Paradiso - presa diretta, Simone Olivero - presa diretta

Durata: 88

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: DCP

Produzione: FABIO CAVENAGHI, PAOLO CAVENAGHI, MIRKO LOCATELLI, GIUDITTA TARANTELLI PER STRANI FILM, IN COLLABORAZIONE CON OFFICINA FILM

Distribuzione: STRANI FILM IN COLLABORAZIONE CON MARIPOSA CINEMATOGRAFICA

Data uscita: 2016-12-01

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SUPPORTO DI ATELIER DI POST-PRODUZIONE MILANO FILM NETWORK 2015; CON IL SOSTEGNO DI FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE E REGIONE PIEMONTE (PIEMONTE DOC FILM FUND).
CRITICA
"Questa di Fabio Bobbio (...) è la più bella opera prima italiana dell'anno. E' un film piccolo e magico, silenzioso che esprime l'inesprimibile (...) traiettoria di racconto nature che dal documento fa uscire nascosti grumi poetici (...)." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 1 dicembre 2016)

"Uno dei migliori film italiani indipendenti degli ultimi anni. (...) scritto poco, improvvisato molto, in presa diretta su istinto e attrazione, dispersione e iniziativa, segue e riesce a catturare l'instabile libertà interiore tra infanzia e adolescenza. L'omissione di qualsiasi momento di contatto con i parenti elegge a diario di una condizione irripetibile l'avventura peripatetica di Sam e Matteo (bravissimi, secondo un metodo studiato col regista). Tempi dilatati, ma sono tempi di verità. Ottimo finale. Poche copie..." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 8 dicembre 2016)