D'Artagnan, Aramis, Athos e Portos ricevono dalla Regina l'incarico di scortare dalla frontiera franco-spagnola a Parigi la carrozza dell'Infante di Spagna la sposa promessa del piccolo Luigi, il futuro Re di Francia. Le loro mosse sono spiate e contrastate dai seguaci del Principe di Condé, che aspira alla reggenza. Giunti alla frontiera i moschettieri sono infatti vittime di una beffa: l'Infanta è stata rapita, nella carrozza che essi scortano, c'è la contessa di Lebrun, amante del Principe di Condé. In attesa di scoprire dove si trovi l'Infanta, viene portata a corte Jacqueline, una giovane popolana, innamorata di D'Artagnan, che vien fatta passare per l'Infanta. Avendo saputo che quest'ultima è prigioniera nel castello della contessa, i moschettieri si accingono a liberarla, ma vengono sopraffatti ed imprigionati. Nel frattempo la Regina sta per essere detronizzata dal Principe di Condé, che ha aizzato contro di lei il popolaccio. Liberatisi dal carcere, i moschettieri vengono alla riscossa e con l'aiuto di una compagnia di Spagnoli riescono ad avere il sopravvento. L'ordine viene ristabilito e i valorosi sono premiati.
SCHEDA FILM
Regia: Joseph Lerner, Mauro Bolognini
Attori: Paola Borboni - La Regina, Sebastian Cabot - Porthos, Paul Campbell - Aramis, Tamara Lees - Contessa Margot Lebrun, Roldano Lupi - De Treville, Marina Berti - Jacqueline Planchet, Jeff Stone, Alfredo Rizzo, Paul Müller, Gianni Cavalieri, Carlo Rizzo, Edmond Ryan, Michael Tor, Liana Del Balzo, Carlo Giustini, Enzo Fiermonte - Brissac, Domenico Modugno - Athos, Alessandro Fersen
Sceneggiatura: Mauro Bolognini, Ennio De Concini, Ivo Perilli, John Rich, Golfiero Colonna
Fotografia: Pier Ludovico Pavoni
Musiche: Mario Nascimbene
Scenografia: Alfredo Montori
Durata: 80
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR
Tratto da: TRATTO DA "I TRE MOSCHETTIERI" DI ALEXANDRE DUMAS PADRE
Produzione: THETIS
Distribuzione: CEI INCOM
NOTE
DIRETTORE DI PRODUZIONE: ELIO SCARDAMAGLIA
CRITICA
"Se non avesse l'handicap di un soggetto trito e ritrito avrebbe potuto essere un film discreto(...)". (E. Fecchi, "Intermezzo" n. 18 del 30/9/1955).