I barbari

Liù è una ragazza che per mantenersi fa la prostituta, una mattina come tante si sveglia nel suo letto, e l'alba di quel nuovo giorno le cambia totalmente la vita: il letto è pieno di sangue e sulle sue mani sono apparse delle ferite che sanguinano senza volersi rimarginare. I dottori che la visitano trovano inspiegabile questo fenomeno, cicatrici che sembrano simili ai segni divini. I medici la cacciano da tutti gli ospedali, le colleghe la emarginano, da tutti è considerata una pazza, senza una famiglia non sa dove trovare conforto. È una miracolata e come tale le persone cercano in lei una speranza ma per Liù è solo un altro segno di diversità e disgrazia. Fugge da questo ennesimo scherzo del destino e sul suo cammino incontra una barbona - o forse un angelo - che le consiglia di lasciar perdere gli ospedali e di cercare riparo tra le grazie di frate Giustino, un religioso stimato da tanti devoti.
Brando ha otto anni, i suoi genitori sono separati e insieme alla madre vive presso la famiglia della zia. Qui è costretto a subire le prevaricazioni dei cugini più grandi. Un giorno, stanco di essere preso in giro, reagisce violentemente all'ennesimo scherzo e, rimproverato da tutti, corre a nascondersi nello sgabuzzino della stanza da letto della madre. In quella stessa stanza arriva il padre che inizia una discussione dura con la sua ex moglie, dalla quale escono fuori verità nascoste, compresa l'omosessualità dell'uomo.
Simone è un ragazzo dell'alta borghesia romana, viene lasciato senza spiegazione dalla sua fidanzata e in preda alla disperazione si reca in un posto frequentato da prostitute, nella periferia romana. Colpito dallo sconforto si apparta con una di loro. La giovane prostituta è Cristina e dopo quel primo incontro, Simone rimane folgorato dalla dolcezza della ragazza, così ogni notte prende la macchina e va a cercarla. Tra i due nasce un amore sincero, lui vorrebbe toglierla dalla strada ma non sa come fare; l'unica cosa che potrebbe aiutarlo a liberare Cristina e sposarla sono i suoi soldi.
Tra queste storie, si intreccia anche quella di Bianca, una ragazzina di tredici anni figlia di una giovane coppia di intellettuali di sinistra, che nonostante l'educazione impartita si veste come una show girl, interessandosi esclusivamente di curare la sua immagine. Bianca ha solo tredici anni ed è già molto precoce così, di nascosto dai genitori, si diverte a sedurre gli uomini molto più grandi di lei. Un giorno nella villetta accanto alla sua, va ad abitare una graziosa famigliola: un giovane sassofonista jazz, sua moglie e il loro bambino. Questa e la famiglia di Bianca hanno molti interessi in comune, così iniziano a frequentarsi. Bianca ben presto si mostra interessata a prendere lezioni private dal musicista, ma qualche tempo dopo l'inizio delle lezioni, le cose si mettono male.
Frate Giustino è un anziano frate, malato di Parkinson. Improvvisamente le sue condizioni di salute si aggravano e per dare conforto alle sue sofferenze giunge al capezzale un alto prelato. Tra lui e il Monsignore inizia un dialogo intenso sul mistero della salvezza e l'indifferenza del mondo e dopo una serie di domande che i due si pongono, la fede di entrambi inizia a vacillare. Ma quando tutto sta per crollare, qualcuno bussa alla loro porta.