Il film narra una delle versioni più accreditate sulla misteriosa morte del produttore Thomas Ince, avvenuta nel novembre del 1924 sullo yacht del famoso magnate dell'editoria William Randolph Hearst. (Si disse che l'editore miliardario sparò a Chaplin per gelosia uccidendo per caso Ince.) La vicenda si svolge durante il party di compleanno di Hearst, cui parteciparono molti dei personaggi più in vista del momento. Spiccavano tra tutti l'attrice Marion Davies, bella e giovane amante di Hearst, e Charlie Chaplin, che in quel momento era all'apice della sua carriera cinematografica. A prendere nota di ciò che accadde era presente la giornalista Louella Parsons, una delle più famose pettegole di Hollywood. Tutta la storia gira intorno alla eccessiva gelosia di Hearst per l'affettuosa amicizia tra la Davies e Chaplin, accresciuta anche dalle insinuazioni dello stesso Ince.
SCHEDA FILM
Regia: Peter Bogdanovich
Attori: Edward Herman - William Randolph Hearst, Kirsten Dunst - Marion Davies, Jennifer Tilly - Louella Parsons, Cary Elwes - Thomas Ince, Eddie Izzard - Charlie Chaplin, Claudie Blakley - Didi, Claudia Harrison - Mararet Livingstone, Yuki Iwamoto - Kono, Ingrid Lacey - Signora Barham, Joanna Lumley - Elinor Glyn, Chiara Schoras - Celia, Victor Slezak - George Thomas, John C. Vennema - Signor Braham, Ronan Vibert - Joseph Willcombe
Soggetto: Steven Peros
Sceneggiatura: Steven Peros
Fotografia: Bruno Delbonnel
Montaggio: Edward G. Norris
Scenografia: Jean-Vincent Puzos
Costumi: Caroline de Vivaise
Durata: 110
Colore: C
Genere: THRILLER
Tratto da: omonimo teasto teatrale di Steven Peros
Produzione: KC MEDIEN AG
NOTE
- IN CONCORSO AL 54° FESTIVAL DI LOCARNO (2001).
- DISPONIBILE DAL 1 APRILE 2021 SU RAKUTEN TV.
CRITICA
"(...) Se il proposito era interessante, il risultato lo è un po' meno. Come avviene nella maggiori parte dei film con personaggi reali sulla vecchia Hollywood, la ricostruzione accurata e fredda non riesce ad appassionare al pur sensazionale aneddoto, che la sceneggiatura (adattata da una versione teatrale) si sforza di tingere di humour nero e la regia tratta in chiave grottesca. Fatta salva la Marion di Kirsten Dunst, tutti i personaggi tendono a scivolare nel macchiettone: Chaplin è un narciso grassoccio e cialtrone; Ince un arrivista di pochi scrupoli; la Parsons una ricattatrice che parla con la voce di Paperina." (Roberto Nepoti, "la Repubblica", 5 agosto 2001)