Nick Robey, un ladro braccato dalla polizia dopo aver commesso una grossa rapina, uccide uno dei suoi inseguitore. In preda al panico, si rifugia in una piscina dove conosce Peggy, una ragazza ingenua e sensibile, che lo prende subito in simpatia. Dopo una lunga chiacchierata, Nick si offre di accompagnarla a casa, dove lei vive con i suoi genitori e un fratellino più piccolo. Giunto a casa di lei, però, Nick, temendo che siano stati già diramati i suoi connotati, decide di sfoderare la pistola, minacciare l'intera famiglia e sequestrarla. Poiché Nick è nervoso e pieno di rimorsi, Peggy prova pietà per lui e nonostante l'affetto che nutre per la sua famiglia, decide di aiutarlo a scampare alla polizia e di seguirlo nella fuga. Si offre perciò di comprare un'automobile ed esce di casa. Nick, nonostante percepisca l'onestà e l'amore che prova Peggy, non si fida di lei e non crede che lo voglia realmente aiutare, ma che abbia avvertito la polizia. Mentre Nick sta uscendo di casa, facendosi scudo con la ragazza, il padre di lei gli spara. Ferito, il malvivente perde la pistola e Peggy la raccoglie ma non gliela restituisce, anzi fa fuoco su di lui per proteggere la sua famiglia.
SCHEDA FILM
Regia: John Berry
Attori: John Garfield - Nick Robey, Shelley Winters - Peggy Dobbs, Wallace Ford - Fred Dobbs, Selena Royle - Signora Dobbs, Bobby Hyatt - Tommy Dobbs, Gladys George - Signora Robey, Keith Heatherington - Capitano, Norman Lloyd - Al Molin, Clancy Cooper - Stan, Vicki Raaf - Marge, Robert Karnes - Tenente
Soggetto: Sam Ross
Sceneggiatura: Guy Endore, Dalton Trumbo, Hugo Butler
Fotografia: James Wong Howe
Musiche: Franz Waxman
Montaggio: Francis D. Lyon
Scenografia: Harry Horner
Costumi: Joe King
Durata: 77
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: ROMANZO DI SAM ROSS
Produzione: ROBERTS PICTURES INC.
Distribuzione: DAI
CRITICA
"Il comportamento dei personaggi, a cominciare dal protagonsita, è non soltanto censurabile, ma spesso contrario alla logica. Il film risulta in complesso incoerente e inverosimile." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 32, 1952)