La lunga introduzione ci fa sapere che, all'inizio del tempo, dai frammenti del vaso di Pandora andato in pezzi ebbero origine i pianeti. Sotto l'occhio vigile di Zeus, e delle sue dee assistenti nonché figlie, tutto si svolgeva con calma e armonia. Ma Zeus procreò un figlio, mezzo uomo e mezzo dio, semidio per intenderci, e lo chiamò Hercules. Infanzia sfortunata, pericoli a non finire messigli innanzi dall'invidiosa dea Era, guerra aperta dichiaratagli dal perfido re di Tera, Minosse, con la complicità di Dedalo alleanza superpotente della maga Circe, portano l'eroe ad incontrare ostacoli, nemici e fatiche sovrumane, suii quali naturalmente trionfa con relativa facilità e disinvoltura. Riuscirà anche a liberare dalla condanna a morte l'innamorata Arianna, (suprema sua fatica ed impagabile sua ricompensa), dalle mani dell'empio Minosse, che, in nome della scienza, si oppone agli dei.
SCHEDA FILM
Regia: Luigi Cozzi
Attori: Lou Ferrigno - Hercules, William Berger - Re Minosse, Delia Boccardo - Athena, Stelio Candelli - Padre, Bobby Rhodes - Re Henooama, Claudio Cassinelli - Zeus, Valentina Montanari - Ancella, Gabriella Giorgelli - Madre, Gianni Garko - Valcheo, Sybil Danning - Arianna, Mirella D'Angelo - Circe, Raf Baldassarre - Sostratto, Ingrid Anderson - Cassiopea, Rossana Podestà - Hera
Soggetto: Luigi Cozzi
Sceneggiatura: Luigi Cozzi
Fotografia: Alberto Spagnoli
Musiche: Pino Donaggio
Montaggio: Sergio Montanari
Scenografia: Antonello Geleng
Costumi: Adriana Spadaro
Durata: 98
Colore: C
Genere: FAVOLA
Specifiche tecniche: PANORAMICO
Produzione: MENAHEM GOLAN YORAN GLOBUS
Distribuzione: CEIAD (1983) - COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEO
CRITICA
"Cozzi tenta di rinnovare il successo del filone mitologico, con finanziamenti americani e una gran quantità di effetti speciali fatti in casa. Ma non è più tempo di mister muscolo, e Lou Ferrigno è davvero un attore improponibile." (Francesco Mininni, Magazine italiano tv).
"La confezione si rivela piuttosto ingenua e risibile, evidenziando pochezza di fantasia. I costumi succinti di qualche dea la rendono ancora più comica". (Segnalazioni cinematografiche, vol. 96, 1983)